Domani incontro in Prefettura a Cosenza sui minori immigrati non accompagnati
Domani, giovedì 13, Giovanni Manoccio, delegato della Regione per l’immigrazione, e Franco Corbelli, delegato per la tutela e la promozione dei diritti umani, parteciperanno ad un vertice in Prefettura a Cosenza sui minori immigrati non accompagnati.
“Nel Palazzetto dello sport di Corigliano – dichiara Corbelli - dove anche oggi mi sono recato, la situazione dei minori non accompagnati, sbarcati due settimane fa, resta assai critica. Restano infatti ancora 111 minori non accompagnati di cui 8 purtroppo si sono allontanati e hanno fatto perdere le loro tracce. La loro scomparsa è stata naturalmente subito denunciata all’autorità giudiziaria. Con il comune di Corigliano, con il sindaco Giuseppe Geraci e l’assessore alle politiche sociali Marisa Chiurco, con i quali io e Giovanni Manoccio agiamo ogni giorno in stretto contatto, siamo sino a questo momento riusciti a sistemarne 106, poco più che adolescenti. Siamo costantemente impegnati, con la Regione, per dare a tutti una sistemazione dignitosa ma purtroppo nessun sindaco ha risposto all’appello della Prefettura. Stiamo personalmente contattando alcuni sindaci e responsabili di strutture di accoglienza.
“E domani mattina in Prefettura, che sta collaborando per la sistemazione di questi minori, affronteremmo questa drammatica emergenza. Fino a questo momento – prosegue Corbelli - 217 sono stati i minori sbarcati due settimane fa al porto di Corigliano sono 217: 168 sono stati portati subito nel palazzetto dello sport, 49 in altre strutture, di cui 25 in una scuola dello stesso comune ionico. Dei 168 del palazzetto, 43, su nostra segnalazione, sono stati assegnati, lunedì scorso, grazie all’instancabile impegno dell’assessore Chiurco, a due strutture di Tarsia e Terranova, 2 ad Acquaformosa (più altri 6 che, grazie all’impegno di Giovanni Manoccio, stanno per essere trasferiti) e 4 a Santa Maria Capua a Vetere. Nel Palazzetto ne restano 111. Di questi domani, secondo quanto comunicato dalla Prefettura, 15 dovrebbero andare a Rogliano più altri 10 fuori regione. Ne restano 86 da collocare. Io e Manoccio – afferma il delegato della Regione - di nuovo in queste ore abbiamo contattato il sindaco di Acquappesa Giorgio Maritato per l’utilizzo una struttura operante nel suo territorio. C’è poi la disponibilità, già regolarmente comunicata alla Prefettura, che mi è stata personalmente offerta da una maestra in pensione, di un immobile dotato di tutti i servizi e requisiti con altri 60 posti situato i un altro centro del Tirreno cosentino, che non si vorrebbe utilizzare per timore di qualche protesta popolare visto che nello stesso comune ci sono già altri migranti ospitati.
“Una cosa assurda che mi auguro domani riusciremo a superare e risolvere nel vertice in prefettura. Quello che colpisce – dichiara infine Corbelli - a proposito di questi minori, come giustamente ha subito evidenziato Manoccio, è la loro giovanissima età. Sono poco più che adolescenti. Sono educati e puliti. Si stanno comportando in modo civilissimo. Ognuno ha dietro di sé una storia drammatica fatta di povertà, di sofferenze, di lutti, di violenza, di lunghi viaggi fatti per mesi nel deserto prima di arrivare in Libia, dove, dopo essere stati, tanti di loro, anche messi i prigione lager, si sono poi imbarcati su un barcone per arrivare in Italia alla ricerca di una vita un po’ più dignitosa. Tanti di loro purtroppo non ce l’hanno fatta e sono morti nel deserto o nei naufragi nel Mediterraneo. Questi ragazzi non sono certo un pericolo, ma dei nostri sfortunati fratelli che vanno solo aiutati”.