Focus ‘ndrangheta: due arresti e quattro denunce
È di due arresti e quattro denunce il bilancio delle attività svolte dai carabinieri del gruppo di Locri, attraverso le compagnie di Roccella, Locri e Bianco, nell’ambito del piano “focus ‘ndrangheta”.
I Carabinieri di Stignano hanno arrestato I.M., 33enne del posto, per danneggiamento aggravato, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo avrebbe minacciato i Carabinieri intervenuti presso la sua abitazione a seguito di una richiesta arrivata al “112” per dissidi di natura privata e, successivamente, utilizzando un bastone di legno, avrebbe danneggiato l’autovettura di servizio colpendola più volte nella parte superiore dello sportello posteriore e sul tetto.
Sempre un arresto è stato fatti dalla compagnia di Siderno. Gli agenti hanno infatti notificato un’ordinanza di sostituzione della misura del divieto di avvicinamento con quella degli arresti domiciliari un 34enne. Il provvedimento restrittivo scaturisce dalle reiterate violazioni alla misura coercitiva a cui era sottoposto.
Sempre i carabinieri di Siderno hanno denunciato un 19enne del posto per produzione, traffico e detenzione di droga. Il giovane, nel corso di una perquisizione domiciliare nella sua abitazione, sarebbe stato trovato in possesso di oltre 10 grammi di marijuana, suddivisa in 6 dosi, nonché un bilancino di precisione che sarebbero stati nascosti occultati in un cassetto del comodino. Tutto il materiale è stato sequestrato.
I Carabinieri Norm di Locri hanno denunciato un 38enne per guida in stato di ebbrezza. L’uomo, nel corso di un controllo alla circolazione stradale, sarebbe stato sorpreso alla guida della sua autovettura con un tasso alcolemico superiore ai limiti consentiti dalla legge.
I Carabinieri di Agnana Calabra hanno denunciato un 56enne di Canolo, per gestione di acque reflue senza le previste autorizzazioni. L’uomo avrebbe effettuato senza alcuna autorizzazione scarichi di acque reflue industriali nei pressi di un torrente, versando i rifiuti speciali in un’area demaniale che è stata sottoposta a sequestro.
I Carabinieri di Locri hanno denunciato un 34enne del posto, poiché ritenuto responsabile di ricettazione. L’uomo, nel corso di una perquisizione domiciliare, sarebbe stato trovato in possesso di uno smartphone rubato a Locri ad agosto del 2016.