Coppia gay rifiutata da B&B a Ricadi, gestore coinvolto in inchiesta di ‘ndrangheta
Una coppia di turisti gay, in vacanza a Santa Maria di Ricadi, è stata rifiutata dal gestore della "Casa vacanze Ciufo". I due omosessuali, di origini napoletane, si sono sentiti rispondere dal titolare della struttura Filippo Mondella, di 44 anni, originario di Francica, “non accettiamo gay e animali”.
Lo stesso albergatore non si sarebbe fatto problemi a confermare il suo pensiero ad un emittente radiofonica ribadendo: "Crediamo nella famiglia tradizionale".
L’episodio oltre a creare scalpore per l’avvenimento in se si è poi ampliato poiché, in seguito ad accertamenti, il nome dell'uomo è figurato tra quello degli indagati dell'operazione antimafia denominata "Black money".
Per Mondella e Castagna il pm Marisa Manzini aveva chiesto la condanna a 3 anni di reclusione a testa per la contestata intestazione fittizia delle quote sociali relative alla società "Ca&Mo Service srl" con sede a Jonadi, attiva nell'organizzazione di concerti.
La contestazione risaliva all'agosto 2007. In particolare, la Dda di Catanzaro sosteneva che Mondella ed il suo socio, Nicola Castagna, avessero consentito a Giuseppe Mancuso di rimanere socio occulto della Ca&Mo, al fine di evitare il rischio di subire una misura di prevenzione.