Comitato di Vallata Gallico: “l’acqua diritto inalienabile”

Reggio Calabria Attualità

In seguito alle precarie condizioni igieniche che stanno interessando Villa S. Giuseppe a Reggio per la carenza idrica, è così che argomenta il Comitato di Vallata Gallico: “Per oltre un anno (dall'autunno 2015 ai primi mesi di quest’anno) l’erogazione idrica è stata buona ed il Comitato non ha mai neppure tentato di mettere il cappello sui risultati conseguiti. Poi, di colpo, dagli inizi di giugno 2017, le cose hanno visto un rapido ed esiziale peggioramento: che cosa è cambiato? Non lo sappiamo; né tantomeno sappiamo perché Brunetti ha deciso di tagliare le comunicazioni con Villa S. Giuseppe. Ci abbiamo provato in tutti i modi: gli sms sono rimasti senza esito, le telefonate senza risposta, le ambasciate senza seguito. Che cosa è successo? Anche in questo caso, la domanda non trova risposta. Il Comitato ha dunque deciso di rivolgersi al sindaco Giuseppe Falcomatà con una lettera aperta (che si trova su questo sito) ed è stata grande l’amarezza nel constatare che neppure da lui è giunto riscontro alcuno: non una telefonata, una risposta scritta, un araldo a cavallo, un piccione viaggiatore…nulla di nulla”!

“Intanto - scrive il Comitato - la crisi idrica ha raggiunto entità senza precedenti, ancora più gravi di quella risalente ai tempi dei commissari: giorni interi senza acqua o con una pressione tanto bassa da non raggiungere non solo i piani sopraelevati ma neppure da riempire i serbatoi (per chi ce li ha) a livello stradale. Mancano interlocutori; il delegato all'emergenza idrica si avvia a diventare l’irraggiungibile delegato monopolista al disastro idrico, insieme con il sindaco! Si potrebbe continuare all'infinito poiché l’acqua è un diritto inalienabile di tutti gli esseri umani”.

“Dopo tre anni dall'insediamento del sindaco Falcomatà, dopo grandi attese, entusiasmi e speranze - conclude la nota; dopo promesse stracciate e tonnellate di chiacchiere (sempre uguali ed annoianti nella loro ripetitività) questa situazione non ha che un nome: fallimento”!