Usura, furti ed eroina trasportata in ovuli ingeriti: altri quattro arresti a Cosenza

Cosenza Cronaca

Mentre in città la squadra mobile cosentina ha eseguito sette arresti per spaccio di stupefacenti, contestualmente i finanzieri del capoluogo bruzio stanno effettuando un’operazione antidroga, denominata “Ovuli Itineranti”, nei confronti di un gruppo di persone ritenute responsabili, a vario titolo, di usura, spaccio e furti.

Il blitz ha portato all’emissione di quattro misure cautelari personali e di varie perquisizioni locali, effettuate con l’aiuto delle unità cinofile delle fiamme gialle. Già nel mese di marzo scorso, inoltre, erano finiti in manette due spacciatori che avevano ingerito allora degli ovuli imbottiti di eroina.

I militari hanno avviato le investigazioni su un presunto appartenente alla malavita cosentina: si sarebbe accertato che usurava la vittima, che versava in condizioni di difficoltà economica, applicando interessi annuali anche del 120% sulla somma prestata.

Le fiamme gialle hanno ricostruito degli stretti rapporti d’interesse tra il presunto usuraio ed altri soggetti dediti principalmente allo spaccio di droga, destinata al consumo locale, ed ai furti di accessori di autoveicoli poi rivenduti nel mercato parallelo per nasconderne la provenienza.

L’EROINA INGOIATA E TRASPORTATA DAL CASERTANO

Gli spacciatori, per rifornirsi dello stupefacente, utilizzavano un modo d’agire singolare: in partica, spiegano gli investigatori, stipulavano dapprima degli accordi con i fornitori, situati nella zona di Casal di Principe (nel casertano), e poi incaricavano del trasporto della droga altre persone che ingerivano gli ovuli contenenti eroina e che venivano pagati solo se la consegna andava a buon fine.

Ad insospettire i finanzieri è stato il comportamento di alcuni degli individui che si recavano frequentemente a Cosenza, facendo finta di andare a trovare amici o conoscenti, mentre, ed in realtà, operavano come veri e propri corrieri umani.

Monitorando i loro comportamenti l’attenzione è ricaduta su due uomini provenienti dal casertano: sottoposti a degli esami diagnostici presso l’ospedale locale, risultò infatti che avevano ingoiato un considerevole quantitativo di “eroina bianca”, che è caratterizzata da un’elevata purezza e con cui si sarebbero potute realizzate oltre 700 dosi.

Per l’esito delle indagini è stato fondamentale l’arresto di uno dei due, già gravato da precedenti specifici, che aveva programmato, nei giorni immediatamente successivi, l’esecuzione di una rapina in un ufficio postale della provincia bruzia.

“In queste due occasioni - spiegano gli stessi militari - del tutto peculiare si è rilevato il ruolo dei cosiddetti ovulatori che, a differenza di quanto avviene nella maggior parte dei casi di cronaca, non sono stati impiegati per il trasporto della droga da paesi esteri ma bensì in attività di spaccio interno, ovvero per movimentare eroina tra due località situate all’interno del territorio nazionale”.

Queste tecniche di trasporto, particolarmente difficoltose da individuare in occasione dei controlli di polizia, risultano ovviamente molto pericolose per la salute dei “corrieri” che vengono così esposti al rischio che gli ovuli si rompano diffondendo direttamente lo stupefacente nell’organismo.

GLI ARRESTATI

Gianluca Maestri, 39 anni; Jonathan Bianchino, 32 anni; Roberto Laratta, 47 anni e Innocent Noel, gia' detenuto. Per una quinta persona, A.L., 33 anni, è stato disposto l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.