Confiscati beni a tre imprenditori. Nel mirino della Dia di Firenze anche un crotonese
Confisca da 5 milioni di euro per tre imprenditori operanti in Toscana, nelle province di Firenze, Prato e Pistoia. Gli uomini della Direzione Investigativa Antimafia del capoluogo toscano hanno infatti eseguito la confisca di 9 società, 4 operanti nell’edilizia e 5 nella ristorazione, di cui 4 pizzerie e un bar-pasticceria; 10 immobili (fabbricati e terreni); 4 autovetture, 41 rapporti bancari nelle province di Firenze, Prato, Pistoia e Crotone.
I provvedimenti, emessi dall’ufficio Misure di prevenzione del Tribunale di Firenze, sono il risultato di complesse indagini coordinate dal Procuratore della Repubblica, Giuseppe Creazzo, e dirette dal Sostituto Procuratore della Dda Eligio Paolini, che lo scorso gennaio avevano portato al sequestro dei beni di Giuseppe Iuzzolino, 81 anni, Martino Castiglione, 61 anni e Vincenzo Benincasa, 58 anni, tutti originari di Strongoli, ma radicati da molti anni in Toscana.
Nei confronti di Iuzzolino, considerato l’organizzatore e il promotore delle attività delittuose, il Tribunale ha disposto anche la misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di Pubblica sicurezza, per due anni, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza.
I provvedimenti hanno confermato le ipotesi investigative della Procura e gli accertamenti esperiti dalla Dia della città del Giglio, capaci di ricostruire i flussi di denaro ritenuto illecito e dimostrare una sproporzione tra i redditi dichiarati e la ricchezza prodotta dai soggetti colpiti dai provvedimenti ablativi. Si tratta di una tra le più significative confische mai realizzate nella regione Toscana.