Lamezia. Barbanti (Pd): “Zaffina inopportuno, il Pd è altra cosa”
“Il Pd di Lamezia Terme non ha cambiato posizione ed è fortemente determinato ad operare una opposizione netta e chiara all'attuale amministrazione comunale ed al sindaco Mascaro, più volte discussa nelle assemblee del partito. I diversi atteggiamenti assunti da alcuni consiglieri del Pd in consiglio comunale sono determinazioni personali. Già due consiglieri comunali del Pd avevano ritenuto di correre in soccorso di questa maggioranza per eleggere Salvatore De Biase presidente del Consiglio comunale, ottenendone in cambio la nomina della consigliera Tropea a vicepresidente del Consiglio”.
Questo è l’esordio di una nota del Pd di Lamezia in netto contrasto con le manovre politiche dell’amministrazione Mascaro.
“Si trattò di un baratto oscuro e non, come si è voluto far credere, di un riconoscimento ad un partito di minoranza. Richiesta di riconoscimento e di coinvolgimento in questa amministrazione che non v’è mai stata da parte del Pd di Lamezia Terme - aggiunge la nota e prosegue - su questa vicenda è in corso l’interessamento degli organismi statutari del Pd che dovranno valutare la coerenza della decisione della Tropea e di Zaffina, in palese contraddizione con il deliberato dell’assemblea del partito, avvenuto la sera prima”.
“Ora si aggiunge questa decisione personale del consigliere Zaffina che appare, politicamente, molto più rimarchevole in quanto ha impedito che il sindaco Mascaro andasse sotto in consiglio comunale, garantendogli la maggioranza e su un importante documento di bilancio, proteggendolo quindi dell’evidenziare la gravità della crisi che attraversa la maggioranza, che a conti fatti oggi non c’è più”.
“Sono sicuro - prosegue Barbanti (Pd) - che il partito democratico non vorrà coprire e men che mai proteggere simili atteggiamenti che hanno poco a che fare con la buonapolitica che sia a Lamezia che sul territorio nazionale vogliamo portare avanti e che vogliamo diventino una attrazione per i tanti giovani che guardano al futuro di Lamezia e del Pd”.
“A questi giovani – conclude il deputato - non possiamo e non dobbiamo offrire questi esempi: il partito degli eletti non è il Pd. Ne prendano atto i consiglieri comunali che sono stati eletti nel Pd dai cittadini di Lamezia nel ruolo di opposizione e che oggi devono avere un solo scopo: mandare via una amministrazione comunale che si sta sfaldando da sola ed un sindaco che appare più preoccupato di cercare cautele che di amministrare nell'interesse della città”.