Unsic. Marmone: “finalmente un decreto che stanzia tre miliardi e mezzo al sud”
“Pur nell'indipendenza ideologica che da sempre contraddistingue il nostro sindacato di imprenditori, non possiamo che apprezzare un’iniziativa del governo a favore del nostro sud, troppo spesso dimenticato dalle istituzioni. Questo decreto, al di là dei giudizi fluttuanti sui singoli provvedimenti, rappresenta comunque un importante contenitore di misure a favore dei nostri territori meridionali e insulari, in particolare verso persone intenzionate a rimboccarsi le maniche e a cui vengono riservati incentivi e dotazioni finanziarie importanti”.
È un giudizio complessivamente positivo quello che esprime Domenico Marmone, presidente dell’Unsic, sul decreto-legge sul Mezzogiorno approvato nei giorni scorsi dalla Camera. Il provvedimento stanzia quasi tre miliardi e mezzo di euro destinati a stimolare investimenti e a creare occupazione, soprattutto giovanile, e introduce agevolazioni in tutte le regioni meridionali (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia) e nelle isole (Sardegna e Sicilia).
“Come imprenditori riteniamo l’iniziativa meritoria sia perché rifugge da logiche assistenzialiste che mal si sposano con il mondo delle imprese sia perché sono previste azioni di accompagnamento da parte di enti pubblici, atenei e associazioni del terzo settore, cioè il giovane imprenditore non viene lasciato solo”.
Pur rivendicando la nostra autonomia di giudizio, non possiamo che apprezzare un così sostanzioso intervento per il nostro mezzogiorno, la cui forbice con il nord Italia, e con il resto d’Europa, è in perenne allargamento” – prosegue il presidente dell'Unsic.
“Certo, qualche misura contenuta nel decreto si presta a critiche, - continua Marmone - i fondi appaiono insufficienti, ma siamo coscienti che il periodo è quello che è. Il decreto, del resto, ha il merito di integrarsi in un quadro virtuoso di interventi a sostegno della natalità imprenditoriale e del rilancio degli investimenti al sud, che il governo ha avviato da tempo, con una particolare attenzione alle sfide della competitività e all'innovazione tecnologica, incluse anche nel Piano Industria 4.0”.
“Parole positive – in chiusura della nota - anche per i due interventi relativi ad aree specifiche: la sottoscrizione di un Contratto istituzionale di sviluppo per gli interventi necessari a “Matera capitale della cultura 2019” e il finanziamento ad Anas con 735 milioni di euro per la rete stradale calabrese. Si tratta di due doverosi interventi per alleviare cronici ritardi infrastrutturali che frenano lo sviluppo e, nel caso calabrese, bisogna dar atto al buon lavoro di squadra portato avanti principalmente d al presidente Mario Oliverio e dal senatore Paolo Naccarato”.