No al commissariamento: agricoltori occupano il Consorzio di Bonifica ex Caulonia
È iniziata di buon’ora, stamattina intorno alle 8, l’occupazione della sede del Consorzio di Bonifica Alto Ionio Reggino (ex Caulonia) di contrada Melissari, a Roccella Ionica. Si tratta di una protesta inscenata dagli agricoltori e consorziati per gridare il loro “no” alla delibera di commissariamento dell’Ente da parte della Giunta Regionale.
Pacificamente, ma comunque molto determinati, i partecipanti affermano che si tratta di un “presidio dell’agibilità democratica” del Consorzio “per evitare un autentico scippo voluto da qualche Don Rodrigo di turno”.
“Già con una circostanziata nota inviata al Presidente Oliverio, alla Procura e Prefettura di RC – ribadisce Pietro Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria - abbiamo illustrato le omissioni, illegittimità, illazioni e forzature amministrative che connotano la delibera della Giunta”.
“I Consorziati - continua - meritano rispetto perché sono persone libere e hanno scelto in trasparenza i propri Amministratori. È bene ricordare che la Regione non concede l'autogoverno ai Consorziati ma lo deve garantire”. All’associazione di categoria, dunque, sorge il dubbio, “che ragionevole” sostiene ancora Molinaro, “che il Dipartimento Agricoltura, che svolge il ruolo di avvocato difensore di due persone, indifendibili come consorziati, risponde ad altri interessi, non certamente quelli di migliaia di Consorziati che senza arroganza e nel rispetto delle regole democratiche hanno consentito il rinnovo degli organi e più in generale la vita amministrativa e dei servizi con risultati che sono sotto gli occhi di tutti”.
“La Regione con i commissariamenti - rilancia il numero uno di Coldiretti Calabria - ha prodotto solo danni, spesso irreparabili, l'ultimo esempio quello sempre ad opera della Giunta Oliverio all'ex Consorzio Valle Lao di Scalea. Siamo certi - conclude Molinaro - che non solo gli agricoltori vorranno essere protagonisti nella difesa della democrazia e della legalità per dire No a chi non ha neanche il coraggio di confrontarsi”.