Premio Caccuri, Ereditato: “Bisogna investire di più nella ricerca”
È stato consegnato ieri sera, durante la terza serata del Premio Letterario Caccuri (che terminerà domani, giovedì 10 agosto), ad Antonio Ereditato il premio “Letteratura e scienza”.
Nell’occasione, il fisico italiano di fama internazionale e direttore dell’Albert Einstein Centre di Berna, ha parlato della situazione della ricerca in Italia.
“Siamo ancora molto indietro rispetto agli altri paesi occidentali”, ha affermato. “Dovremmo investire il 3% del Pil, invece ci fermiamo all’1%. È un peccato che non lo si comprenda questa necessità, perché dal punto di vista delle competenze gli italiani non hanno nulla da invidiare agli scienziati di altre nazionalità. Lo dimostra il fatto che gli italiani ricoprono incarichi di primissimo piano nei più importanti istituti di ricerca del mondo”.
Ereditato ha anche lanciato un appello ai giovani: “Studiate fisica. Non esistono scienziati disoccupati. A Berna io non riesco a trovare tutti i professionisti di cui avremmo bisogno. Ovviamente, però, siate anche aperti alla mobilità”.
Durante la serata del Premio Caccuri, Ereditato si è confrontato sul palco con Armando Massarenti, filosofo e scrittore nonché responsabile de “La domenica”, il settimanale culturale de Il Sole 24 Ore, sui contenuti del suo ultimo libro: “Le particelle elementari”, edito da Il Saggiatore.
Grandi protagonisti sono stati anche gli scrittori Domenico Dara, che ha presentato il suo ultimo libro “Appunti di meccanica celeste”, edito da Nutrimenti, e Mauro Minervino, con “Stradario di uno spaesato”, edito da Melville.