Cosenza, sindaco Perugini scrive 2 lettere ai commissari Asp e Ao su stabilizzazione precari
Egregio Sig. Commissario, suscitano preoccupazione le notizie riguardanti la possibilità che non siano rinnovati i contratti, in scadenza il prossimo 31 dicembre, riguardanti personale sanitario operante presso l’Ospedale dell’Annunziata di Cosenza. In una fase molto delicata per la Sanità calabrese, mentre si afferma la necessità di un rilancio del sistema per un servizio più efficiente verso i cittadini e mentre è ogni giorno più evidente l’esigenza di assicurare tutti i servizi che un Ospedale come l’Annunziata deve essere in grado di garantire, anche superando forme ormai croniche di precariato per medici che hanno acquisito sul campo esperienza e competenza, maturando una professionalità non facilmente sostituibile per il buon funzionamento dei diversi reparti, sarebbe assolutamente contraddittorio da parte dell’Azienda il mancato rinnovo dei contratti. Ciò anche alla luce del fatto che nelle province di Reggio Calabria e Catanzaro si è provveduto per tempo a stabilizzare il personale medico che viveva un’analoga condizione. Pur nella consapevolezza di una situazione difficile che richiede capacità di programmazione e di gestione, oculatezza nella spesa e senso di responsabilità, è tuttavia evidente che non si può rischiare di creare vuoti difficilmente colmabili in un organico di medici già costretti a sopportare, in alcuni reparti, carichi di lavoro molto impegnativi. L’Ospedale dell’Annunziata serve un territorio vastissimo e si distingue per le sue eccellenze. È impensabile che si operino scelte tali da rendere più difficile una situazione cui si fa fronte grazie alla straordinaria abnegazione di medici e paramedici che non possono essere mortificati nella loro dignità, rischiando serie ripercussioni sulla qualità dei servizi ai cittadini, creando, tra l’altro, nuova disoccupazione in una fascia professionale altamente qualificata. Sono certo che Lei vorrà tenere presente la necessità di non impoverire il territorio di presenze e servizi che toccano il settore della salute dei cittadini e dell’occupazione. Resto, pertanto, in attesa di un cenno di riscontro e di rassicurazione.
Un cordiale saluto.
Egregio Sig. Commissario,
preoccupano le notizie circa la possibilità che l’Azienda Sanitaria Provinciale non proceda al rinnovo dei contratti in scadenza di centonovanta medici e paramedici operanti nelle strutture del territorio. Pur nella difficile situazione che la Sanità calabrese attraversa, resta prioritario, per la tutela del diritto alla salute dei cittadini, garantire l’efficienza di servizi che sarebbero pesantemente compromessi da un depauperamento degli organici attualmente impegnati ed indispensabili. Sarebbe grave se alle affermazioni sulla necessità di puntare alla migliore qualità e alla riorganizzazione del sistema sanitario nel suo complesso, invece che scelte consequenziali finalizzate anche al superamento di forme di precariato che assicurano presenze necessarie in ambiti importanti, seguissero scelte penalizzanti per la tutela della salute dei cittadini e per quegli stessi medici e paramedici che hanno finora garantito l’erogazione di prestazioni da parte dell’ASP, acquisendo tra l’altro maggiori competenze e maturando una vasta esperienza. Aggiungerei che in altri ambiti territoriali calabresi sono state già autorizzate le stabilizzazioni dei precari e che, per quella di Cosenza, ovviamente non si determinerebbe un aggravamento dei costi. Sono certo che Lei vorrà tenere presente la necessità di non impoverire il territorio di presenze e servizi qualificati che toccano il delicato tema della salute dei cittadini e della occupazione. Attendo, pertanto, un Suo cortese cenno di rassicurazione.
Un cordiale saluto.