Precari, l’ex sindaco di Acquaformosa scrive all’Asp di Cosenza
“In una Calabria che si accinge a votare il nuovo/a Presidente, nessuno si occupa degli invisibili lavoratori precari dell’Asp, mentre tutti incominciano a frequentare le tv, gli hotel e raramente le piazze al grido di una regione che al primo posto ha l’emergenza lavoro”. È quanto dichiara in una nota l’ex sindaco di Acquaformosa, Giovanni Manoccio, in una lettera indirizzata al commissario straordinario dell’Asp di Cosenza.
“Il Primo di ottobre presso le varie sedi territoriali del Asp si creeranno disservizi di varia natura, a Lungro sarà depotenziato il servizio Ticket, a Castrovillari si creeranno problemi nella farmacia territoriale e a San Giovanni in Fiore l’ospedale sarà privato di tante figure ausiliarie e di supporto ai vari servizi” ricorda Manoccio. “Lunedì ben 41 operatori, alcuni prestano servizio da 17 anni, perderanno il diritto al lavoro dopo una vita di precariato ed una vita al servizio della gente”.
“Chiedo al Commissario dell’Asp dottor La Regina, di firmare una proroga e di iniziare le pratiche per la stabilizzazione di questi lavoratori, ultra 50enni, per lo più monoreddito e con uno stato di salute precario” conclude. “Lo dobbiamo alla loro dedizione al lavoro e lo dobbiamo per un senso di giustizia sociale, in un momento in cui a livello nazionale si è aperto un dibattito politico sulla modifica del reddito di cittadinanza, non possiamo permetterci di ritrovarci con operatori espulsi dal mondo del lavoro, specialmente in un’Asp dove, nel passato il malcostume l’ha fatto da padrone”.