Castrovillari, torna “Civita Nova”: alla scoperta del patrimonio storico
Torna a settembre, dal 6 al 10, “Civita Nova”, la manifestazione che coniuga - nel rione che dà il nome all’evento e “cuore” di Castrovillari - il patrimonio storico con le capacità degli uomini e donne che caratterizzano la vita culturale, sociale ed economica della città e del Pollino.
Lo rende noto il sindaco, Domenico Lo Polito, sottolineando anche la valenza dell’iniziativa che si svolge a cura dell’Amministrazione con la direzione artistica della Pro Loco del Pollino.
Aspettando proprio la cinque giorni, venerdì 25 agosto, presso l’ex mattatoio di via Sant’Aniceto - dove oggi è ubicata l’Accademia dei Saperi e dei Sapori, luogo, insieme al Castello Aragonese, preposto, nell’accordo del Comune con l’Istituto Tecnico Commerciale per Geometri e l’Alberghiero, oltre ad altri enti ed aziende, a laboratorio per l'occupabilità giovanile e centro di promozione e degustazione dei prodotti tipici locali - si terrà alle 20 la presentazione dell’evento settembrino; alle 21,30, poi, un momento di espressività, intitolato “Canzoni alla radio”, con Daniele Moraca, Marco Trifilio, Mario Chiodi ed Elisa Costanzo farà intendere ancora cosa possono fare le umanità per i luoghi. A seguire una degustazione di prodotti tipici sottolineerà come a tavola succedono le cose più belle.
"Un’opportunità - afferma il primo cittadino con il pensiero rivolto a Civita Nova - per mettere in relazione le intensità locali che saranno in bella mostra tra il Castello Aragonese, il Protoconvento francescano, le Chiese, le viuzze, i luoghi ed i percorsi turistici, da sempre rappresentanti del rione Civita, riferimento pure nel comprensorio per incontri di vario genere. "L’appuntamento – aggiunge – sviluppa questa sinergia per una maggiore conoscenza ed offerta delle peculiarità esistenti."
“La manifestazione settembrina, poi - conclude il primo cittadino -, si lega alle iniziative che l’Amministrazione porta avanti nel segno di quel principio di “filo rosso” che mette in rete ogni azione per la crescita culturale del Territorio e della città, attraverso le politiche d’integrazione che non possono fare a meno di eventi per promuovere meglio le risorse presenti. Un momento, tra l’altro, per approcciarsi adeguatamente al Territorio ed alle sue caratterizzazioni. Questi i fattori guida per dare maggiore visibilità e vita a borghi come il nostro, fulcro di testimonianze fatte di talenti, vocazioni, produzioni, manufatti tipici, lingua e costume, imprescindibili per dare ragione all’identitarietà che li suscita.”