Comitato 100A: “Tar rigetta ricorso fusione comuni. Se vince il sì, le dovute verifiche”

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"Con l’ordinanza-Sentenza Tar Calabria è stato rigettato il Ricorso per la sospensione del procedimento di Fusione Corigliano- Rossano, fa cessare i tentativi giuridici (e non solo) di non fare svolgere la prevista consultazione referendaria dei cittadini sull'originario Appello del Comitato 100A, consegnato nel gennaio 2014 ai Comuni di Corigliano e Rossano che l’hanno accolto con ampie Deliberazioni, rispettivamente a febbraio 2016 e a gennaio 2015. Poi, nel gennaio 2017, il Consiglio Regionale ha approvato all'unanimità il Progetto della nascita della terza più grande Città della Regione, posta al centro della storica Piana di Sibari. Quindi si è acceso definitivamente il semaforo verde”.

È quanto riporta il Comitato 100 Associazioni in riferimento alla campagna elettorale referendaria aggiungendo che “sui 350 kmq di territorio dei due Comuni, lungo i circa 30 km di costa, presso i circa 80 mila abitanti, compresi gli stranieri residenti iscritti nelle liste elettorali per il rinnovo delle amministrative, si scaldino dunque i motori dei Comitati referendari già pronti: Centro Storico Corigliano e Rossano, Unico Corigliano Stazione, Rossano Traforo, Cozzo Santo Stefano, Corigliano Ariella, Rossano Amica-Iti, Frasso-Amarelli, Rossano Matassa, Rossano Tramonti-Donnanna, Corigliano-Rossano Pirro Malena-Fabrizio, Rossano Petraro, Corigliano-Rossano Piragineti, Schiavonea Fiori d’Arancio, Schiavonea Un Mare di SI e di quelli in formazione come Zone Industriali Co-ro, Cantinella-Thurio-Zona-Nord, Maviglia, Santa Maria delle Grazie, Piana Caruso-Barraccone, ecc. e si parta pure con l’informativa e la divulgazione. Ma non sia che, dopo avere approvato le Deliberazioni, siano proprio le due Amministrazioni e la Regione Calabria a mancare l’obiettivo della piena informazione”.

“Quindi se i cittadini voteranno sì in maggioranza in entrambi i comuni – conclude il Comitato 100 A - per come il comitato ha proposto fin dalla prima ora, per come stabilisce a chiare lettere la proposta di legge dell’onorevole Giuseppe Graziano e per come ha sancito il consiglio regionale, abolendo il voto di bacino, inizierà la fase di attuazione della legge stessa e la verifica dei suoi presupposti che per l’importanza e grandezza dei Comuni coinvolti richiederà i giusti tempi e modi di realizzo adeguati, prima di giungere alla fase finale di fusione”.