Corigliano ad Oliverio: “città unica: serve cabina di regia intercomunale”
“Uno statuto provvisorio, la bozza di bilancio consolidato, la verifica della compatibilità degli atti di programmazione territoriale, l’organigramma ottimale e la rendicontazione dei progetti in corso d’opera. Sono, questi, gli strumenti da elaborare subito e al meglio per realizzare il progetto di fusione delle Città di Corigliano e Rossano. È necessaria la costituzione di una cabina di regia intercomunale che esegua una previsione programmata da un gruppo ristretto: sindaci, assessori al bilancio e ai lavori pubblici ed esperti di fiducia di ogni singolo primo cittadino. Questi andranno a scandire gli step ai quali la cabina di regia dovrà attenersi”.
Sono questi i principali passaggi della missiva trasmessa ufficialmente oggi (martedì 5) dal Sindaco Giuseppe Geraci al Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio. Il Primo Cittadino ha formalmente chiesto al Governatore di essere convocato ed audito nella prossima seduta della Commissione Consiliare insieme al Sindaco di Rossano, Stefano Mascaro per discutere della questione.
“La premessa - si legge nella lettera - è che la legge istitutiva della nuova Città consenta il perdurare dello status quo fino alle prossime elezioni per la Città unica, da celebrarsi verosimilmente nella primavera 2019. Va da sé che il periodo che separa l’oggi dalla nomina del commissario debba essere utilizzato per costruire il progetto da realizzare, altrimenti il Commissario governativo, che diventerebbe così il politico che programma e non già il mero esecutore di quanto la politica ha programmato”.
“Al fine di rendere produttivo il male residuale dei Sindaci – ha precisato Geraci - che rimarranno sguarniti di Giunta, di Consiglio Comunale e di dirigenza collaborativa, gli stessi dovranno utilizzare il periodo per disegnare il modello istituzionale della nuova Città, da condividere quanto più possibile dai rispettivi consessi comunali, da celebrarsi simultaneamente”.
“In mancanza di tutto ciò, regnerà il disordine e l’improvvisazione, che renderà estranei i Sindaci, costretti a fare i coadiutori di riserva del Commissario, al quale sarà impropriamente affidato il tutto – ha concluso - la Città unica merita un’attività coordinata, un impegno continuativo e idee chiare e condivise su ciò che la stessa deve essere”.