Vibonese riammessa in Serie C. Esplode la festa, sindaco: riscatto per la città
A pochi giorni dal fischio d’inizio del campionato la Vibonese è stata riammessa nel campionato di calcio di Serie C. La Corte d’appello federale ha difatti accolto il ricorso presentato dai calabresi relativo alla polizza fidejussoria non versata dal Messina alla Covisoc nella passata stagione.
Ed esplode così la festa nella città tirrenica e mentre calciatori e tifosi non contengono la felicità lasciandosi andare - durante l’ultima seduta d’allenamento - a cori esultanti e concedendosi bicchieri di champagne, anche il sindaco Elio Costa “entra in campo” ribadendo come la vittoria di questa vicenda giudiziaria rappresenti di fatto il “riscatto di un’intera comunità che si riconosce nei migliori valori che lo sport sa esprimere, quelli dell’impegno, del sacrificio, dello spirito di aggregazione, di coesione, di partecipazione per raggiungere obiettivi comuni di eccellenza, in cui si crede e per cui lealmente si combatte”.
La Vibonese calcio, dice il primo cittadino, rappresenta infatti per la città “proprio questo – afferma – e dunque, per questo rivolgo a nome di tutta l’amministrazione comunale al presidente Pippo Caffo, al tecnico, ai giocatori e a tutto lo staff le più sentite congratulazioni e le più vive felicitazioni per questa vittoria che premia la tenacia e la forza con cui il presidente, sostenuto da tutta la società, ha portato avanti legittime aspettative, a tutela della stessa società, della squadra, dei tifosi e di tutta la comunità”.
La formazione calabrese, come dicevamo, ha visto accolto il ricorso ai danni del vecchio Acr Messina, e la Figc le dà ragione nell’aver denunciato la posizione dei siciliani relativa alla fidejussione che era richiesta dalla Covisoc e nonostante la cui mancanza il Messina giocò nella scorsa stagione senza averne il diritto, infrazione per la quale è retrocessa all’ultimo posto.