Lamezia. Colombo (Ai): Psc “tomba” della giunta Mascaro, si dimetta
Per Igor Colombo, portavoce regionale di Azione identitaria, "non c’è più ragione logica per cui questa giunta comunale (di Lamezia Terme, ndr.) debba continuare a governare la città e questo si evince da quanto successo ieri per la discussione del Piano Strutturale Comunale, passato con l’emblematica astensione di un assessore e la grave assenza di un altro e del vice-sindaco, per non parlare della mancanza di un assessore all’urbanistica dal momento che, la Scavelli, ha da più di un mese rassegnato le dimissioni".
Un Psc che secondo Colombo sarebbe nato male “con tutte le falle - sostiene - dell’originario progettato dal prof. Crocioni e che sta finendo peggio e che passerà al vaglio del Consiglio comunale senza mai essere stato discusso seriamente dalla stessa amministrazione e di cui la metà, è lapalissiano, è contraria alla sua approvazione, come dimostra l’assenza di alcuni suoi componenti ieri”.
“Lamezia Terme, che sta vivendo, credo, il periodo più duro da cinquant’anni a questa parte – continua il portavoce di AI - non può permettersi di ritrovarsi con un’importante strumento urbanistico come il Psc, che disegnerà il suo territorio per il prossimo ventennio e che darà indirizzi importanti rispetto al futuro economico, votato da una Giunta monca e che non sa neppure di cosa effettivamente si tratti, il solo a crederci davvero in tutto questo burrascoso e confusionario iter sembra solo il sindaco che si ritrova sempre più solo alla guida della città”.
Colombo sostiene che il Piano Strutturale “da sempre osteggiato da noi fin dai tempi della Giunta Speranza, rappresenta la Caporetto per l’amministrazione Mascaro, ma la cosa più grave è che, dopo tale disfatta, non si intravveda alcuna Vittorio Veneto e sulle sfonde del Piave mancano valorosi soldati per arginare clamorose sconfitte. Appare chiaro a tutti che la città manca di un’amministrazione e di un governo cittadino vero e proprio, i balletti che da mesi ci stanno propinando con dimissioni continue di esponenti di Giunta testimoniano che il malato versa in condizioni critiche e che il medico non è in grado di prescrivere alcun farmaco”.
A questo punto, la soluzione più logica, sempre in base al portavoce di Azione Identitaria, è quella “che si ponga fine a questa disastrosa esperienza amministrativa targata Mascaro, dove l’incapacità nell’affrontare i vari problemi che affliggono Lamezia è apparsa subito evidente cosi come altrettanto chiara è saltata agli occhi dei più attenti un sindaco che via via è risultato sempre più avulso rispetto alle dinamiche politiche della sua maggioranza, come un vero e proprio pesce fuor d’acqua e imbelle nelle decisioni che più avrebbero potuto contare”.
“Quest’esperienza amministrativa – continua - deve terminare prima della decisione della Commissione d’Accesso e dello Stato, il giudizio politico è scontato su questi due anni ed è totalmente fallimentare ed onde evitare di rimediare altre magre figure per una Lamezia Terme che alla vigilia del suo cinquantesimo compleanno è in grande difficoltà, il sindaco Mascaro si dimetta come ultimo atto nei confronti di una città che dice di amare".