Neonata uccisa a Cosenza, assolta la mamma: “incapace di intendere e volere”
È arrivata l’assoluzione per la madre della bimba di 7 mesi morta per soffocamento il 20 febbraio del 2016 in un appartamento della centralissima via Molinella, una traversa di corso Mazzini, a Cosenza.
Il pubblico ministero aveva chiesto 8 anni di carcere ma oggi il gup di Cosenza, Giuseppe Greco, ha emesso la sentenza con assoluzione poiché la donna è stata ritenuta “incapace di intendere e volere”.
Le perizie avevano evidenziato come Giovanna Leonetti, biologa 38enne (difesa dagli avvocati Marcello Manna e Pierluigi Pugliese) soffrisse di una profonda depressione post partum.
Subito dopo il fatto la mamma fu subito sospettata dell’omicidio della bimba che sarebbe stata soffocata con un cuscino premutole sul viso.
La tragedia avvenne verso le 13 di quel giorno di febbraio e fu il marito della Leonetti, Francesco Luberto, avvocato cosentino, dopo essersi accordo dell’accaduto, a chiamare subito il 118. Marianna fu portata in ospedale dove giunse esamine. La donna fu raggiunta il giorno dopo da un fermo di indiziato di delitto per omicidio volontario.
(aggiornata alle 19:15)