17 anni fa la tragedia al Camping Le Giare, Bruno: non dimenticare è un dovere
“Mario, Paolina, Rosario, Salvatore, Serafina, Iolanda, Ida, Giuseppina, Gabriele, Franca, Antonio, Concetta e Vinicio, il cui corpo non è mai più stato ritrovato. Nomi e volti che restano segnati in maniera indelebile nel nostro cuore e nel ricordo di una tragedia che poteva, e doveva, essere evitata”.
Il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, ricorda con profondo cordoglio, esprimendo vicinanza ai familiari, i volontari dell’Unitalsi e degli ospiti del Camping Le Giare che nella notte e il 10 settembre del 2000 furono travolti e uccisi dalla piena del torrente Beltrame, in occasione del diciassettesimo anniversario dall’alluvione che ha colpito in particolare il Soveratese.
“Rendere omaggio a quelle vittime non è un rito sterile, un appuntamento consolidato per consuetudine. Ricordare le vittime della furia del Beltrame che travolse e inghiottì nel fango tredici persone, votate al prossimo nella solidarietà e nella fede, è un dovere civico – dice ancora il presidente della Provincia – e nello stesso tempo un monito a non perdere di vista mai quanto è necessario fare a tutela del territorio per impedire il ripetersi di una tragedia che ha segnato profondamente la nostra storia di calabresi”.
“Abbiamo il dovere di non dimenticare e di mettere in campo ogni misura politica e amministrativa atta a garantire adeguate risorse alla prevenzione e alla tutela del suolo – ha concluso il presidente Bruno – per evitare il ripetersi l’ennesimo disastro ambientale destinato a lasciare sul campo vittime innocenti. La Provincia di Catanzaro lo ricorda ogni giorno, guardando a quella stele che lo scorso anno è stata installata nel cuore del Parco della Biodiversità proprio per omaggiare le vittime del Camping Le Giare e, nello stesso tempo, la generosità e lo spirito di sacrificio dei volontari dell’Unitalsi che in quella occasione hanno pagato un prezzo altissimo”.