Parapiglia in Comune, straniero aggredisce sindaco e Cc: calci e pugni e poi l’arresto
Una riunione nella medioteca del Comune di Cinquefrondi diventa un vero e proprio parapiglia che ha portato all’arresto di un nigeriano di 37 anni accusato di resistenza e violenza a pubblico ufficiale
È accaduto ieri durante l’incontro pubblico tra i rappresentanti dell’Amministrazione, tra cui il sindaco Michele Conia, e delegati della Cooperativa Sankara, che si occupa per conto dell’ente del progetto Sprar di protezione per richiedenti asilo e rifugiati.
In quella sede si doveva discutere la programmazione del servizio di accoglienza per i rifugiati, quando lo straniero ha dato in escandescenze ingiuriando dapprima i relatori e, poi, minacciando di morte e spintonando il primo cittadino, intervenuto per tranquillizzarlo.
I Carabinieri, una volta avvisati di quanto stava accadendo, sono arrivati immediatamente cercando invano di calmarlo ma sono stati anche loro fatti oggetto di una violenta reazione da parte del 37enne che per non farsi identificare e tentare la fuga ha poi afferrato la figlia neonata, che era in braccio alla moglie, stringendola con forza al petto e iniziando a usarla come scudo, sferrando nel contempo calci contro i militari per guadagnare l’uscita.
I carabinieri, accortisi che la bimba, a causa della forte stretta, stava avendo delle difficoltà respiratorie, sono riusciti a liberarla scongiurando così conseguenze più gravi.
Nel frattempo il nigeriano ha continuato ad opporre resistenza tirando calci e pugni all’indirizzo dei militari - due dei quali hanno riportato delle ferite - che, con non poca difficoltà sono riusciti finalmente a bloccarlo e trarlo in arresto. Il 37enne è stato così trattenuto nelle camere di sicurezza della Compagnia di Taurianova in attesa del rito direttissimo.