Interrogatorio ex sindaco Seregno, il legale: “Ha chiarito posizione critica”

Calabria Cronaca
Edoardo Mazza

È durato circa due ore l’interrogatorio dell’ex sindaco di Seregno, Edoardo Mazza. L’ex primo cittadino, decaduto a causa delle dimissioni in toto della Giunta, è davanti al gip di Monza, Pierangela Renda, e al quale dovrà rispondere delle accuse di corruzione.

Per il legale, l'avvocato Antonino De Benedetti, Maezza ha chiarito “la posizione ed evidenziato quelle che sono delle criticità emerse nell'inchiesta”. L'avvocato ha poi annunciato di aver presentato istanza di scarcerazione al gip Pierangela Renda.

L’ex sindaco, secondo l'accusa, avrebbe favorito gli affari del costruttore Antonino Lugarà, ritenuto legato alle cosche, che - sostengono gli inquirenti - lo avrebbe trattato come uno "zerbino" e poteva contare anche su una 'talpa' in Procura.

Mazza avrebbe favorito l’imprenditore per far creare un centro commerciale nell’area ex Orto in cambio dei voti per la sua elezione a sindaco, nel 2015, situazione in cui ci sarebbe stato anche con l’appoggio dell'ex vice presidente della Regione Lombardia Mario Mantovani, indagato per corruzione.

Ma la “variante” che avrebbe avvantaggiato gli interessi del costruttore Lugarà sarebbe stata "legittima". Almeno per l’ex primo cittadino, per il quale inoltre l’opera sarebbe rientrata “nel corretto esercizio delle sue funzioni di sindaco.

Una versione che confermerebbe quanto detto ieri davanti al gip di Monza dallo stesso imprenditore, che avrebbe inoltre ammesso di avere "assillato" Mazza.

Secondo la Procura, Lugarà avrebbe acquistato l'area "ex dell'Orto" per 2,5 milioni di euro con la certezza di farla diventare commerciale, per farci costruire sopra il centro In 'S Supermercati.

Alla base dell'accordo corruttivo, ha scritto il gip, "l'accordo preso prima dell'elezione di Mazza per una più celere risoluzione della pratica, al fine ultimo di far perseguire a Lugarà i propri interessi privati". “In cambio, Mazza avrebbe ricevuto voti e sostegno elettorale nella corsa alla poltrona da primo cittadino. "

Mazza è ai domiciliari da martedì a seguito dell'ambito dell'inchiesta della Procura brianzola e della Dda di Milano che ha portato all'emissione di 27 misure cautelari, anche per infiltrazioni della 'ndrangheta.

(ultimo aggiornamento 15:39)