Trasperanza e legalità. Un protocollo contro le infiltrazioni nell’ospedale reggino
Un nuovo Protocollo di Legalità quello che sarà siglato tra la Prefettura di Reggio Calabria e il Grande Ospedale Metropolitano. Si estendono così gli strumenti normativi di prevenzione e contrasto alle organizzazioni criminali ed ai reati corruttivi La firma avverrà il prossimo 6 ottobre, nel Palazzo del Governo.
Dopo le iniziative messe in campo in favore del Comune dello Stretto, ovvero i protocolli di vigilanza collaborativa stipulati con l’Anac e la Procura della Repubblica, e di prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata, il Prefetto Michele di Bari, per ampliare l’alveo delle intese istituzionali di contrasto alle organizzazioni criminali e alla corruzione, ha proposto alla Direzione Generale del “Grande Ospedale Metropolitano”, altra importante centrale d’appalto, un ulteriore strumento orientato alla trasparenza e legalità.
Il Protocollo estende le cautele antimafia all’intera filiera degli esecutori e dei fornitori anche negli appalti pubblici sotto soglia e garantisce, attraverso un avanzato sistema informativo, un monitoraggio degli interventi sia a monte che a valle, dalle procedure di gara alle fasi esecutive.
Misure di prevenzione degli illeciti e delle interferenze criminali si alternano a norme di tutela dei lavoratori e di controllo dei flussi finanziari.
Inoltre, delle apposite clausole contrattuali impegneranno le imprese contraenti a fornire informazioni su tutte le altre aziende a qualunque titolo coinvolte nell’appalto, obbligandole ad interrompere ogni rapporto con quelle interessate da interdittive antimafia e ad attenersi a comportamenti etici, come l’obbligo di denuncia di ogni interferenza illecita e di tentativi di natura corruttiva.
La sottoscrizione del protocollo si svolgerà alla presenza del Procuratore di Reggio Calabria e dei Responsabili delle Forze di Polizia.