Contrasto alle mafie, siglato accordo tra Prefettura e Grande Ospedale Metropolitano
È stato siglato questa mattina un accordo finalizzato a prevenire la corruzione e le infiltrazioni mafiose nelle strutture sanitarie nel settore degli appalti di lavori pubblici, concessioni, forniture e servizi. Il protocollo è stato firmato dal Prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari, ed il direttore generale del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria, Francesco Benedetto.
Il protocollo prende spunto dalle linee-guida dettate dal Ministero dell’Interno e dal Comitato di coordinamento per l’alta sorveglianza delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari (CCASIIP) e garantisce, attraverso un avanzato sistema informativo, il monitoraggio assiduo degli interventi sia a monte che a valle, dalle procedure di gara fino alle fasi esecutive.
L’Accordo prevede, inoltre, specifiche misure di prevenzione degli illeciti e delle interferenze criminali, integrate da norme speciali a presidio dei rapporti di lavoro e di sicurezza e controllo dei flussi finanziari. Apposite clausole contrattuali obbligheranno le imprese affidatarie a fornire informazioni alla Prefettura su tutti i contratti e subcontratti di filiera, impegnandole ad interrompere ogni rapporto con quelle interessate da interdittive antimafia e a seguire un codice etico di denuncia di ogni interferenza illecita e di tentativi di natura corruttiva.
La Cerimonia ha registrato la partecipazione anche del Procuratore Distrettuale della Repubblica di Reggio Calabria e dei Responsabili provinciali delle Forze di Polizia.
“Al fine di ampliare l’alveo delle intese istituzionali di contrasto alle organizzazioni criminali ed ai fenomeni corruttivi – dichiara il Prefetto Michele di Bari - ho proposto anche alla Direzione Generale del “Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria” di munirsi di norme interne, in sinergia con la Prefettura, volte a conseguire analoghi obiettivi di trasparenza e legalità. Altre Intese protocollari con altri Enti pubblici sono in corso. Una volta completate le procedure istruttorie le principali pubbliche amministrazioni locali saranno dotate, nel delicato settore degli appalti, di un complessivo ed omogeneo quadro ordinamentale di tutela e prevenzione dai reati corruttivi e dalle pressioni della ‘ndrangheta”.