Il ministro Alfano in Calabria, serve legalità
'Questa terra è strategica per l'intero Paese, ma il sud ha bisogno di sviluppo, e prima ancora di legalità'. Lo ha detto il ministro Angelino Alfano, oggi pomeriggio a Reggio Calabria. 'E' del tutto inutile - ha aggiunto - pensare ad ogni tipo di infrastrutturazione se contemporaneamente non diventa strategica un altro tipo di infrastruttura, immateriale, chiamata legalità. Lo Stato deve metterci del suo per costruirla, ma qui ognuno deve concorrere con forza al suo successo'. 'Non esistono salvatori ma uomini che si salvano. Oggi la Calabria - ha detto - deve giocare la sua partita dello sviluppo, così come l'hanno da tempo iniziata la Puglia e la Sicilia. Non c'è una ricetta magica ma un richiamo a ciascuno a fare ciò che deve e ciò che può per il nostro sud, poiché nessuno lo farà al posto nostro'. Al convegno a Reggio, oltre al ministro Alfano, erano presenti il presidente della Giunta regionale, Giuseppe Scopelliti, l'on. Pino Galati, il presidente dei giovani industriali della Calabria, Sebastiano Caffo, e l'assessore regionale alle attività produttive, Antonio Caridi. Tra i presenti, il procuratore generale Salvatore Di Landro, il procuratore capo della Direzione distrettuale antimafia, Giuseppe Pignatone, ed il presidente del Tribunale di Reggio Calabria, Luciano Gerardis. Rivolto ai magistrati, il ministro della Giustizia ha detto che 'lo Stato e' loro vicino non solo con attestazioni di mera solidarietà ma riempiendo di contenuti l'azione di contrasto alla 'ndrangheta. Voglio ricordare - ha detto ancora Alfano - che questo governo ha eliminato il patteggiamento in appello e questo ha avuto uno straordinario impatto positivo sulla realtà calabrese'. Alfano inoltre ha sottolineato 'l'azione strategica del sequestro e della confisca dei beni ai mafiosi, costruiti con mani sporche di crimini che passano allo Stato'.
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