Molinaro (Coldiretti): “ritardi nei pagamenti del Psr, bisogna trovare una via d’uscita”

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“Ecco, ci risiamo! Pensavamo che dopo le ultime riunioni, ci fosse stata una scossa nell'erogazione dei pagamenti del Psr invece - evidenzia Coldiretti Calabria in una lettera al presidente Oliverio e ai Dirigenti del Dipartimento Agricoltura, - continuano a persistere diverse criticità gestionali del Psr e si continuano a determinare ritardi nell'erogazione dei pagamenti dei premi relativi alle annualità pregresse (2011-2016) e agli anticipi 2017, da erogare dal 15 ottobre al 30 novembre. E la cifra non è di poco conto: oltre 90 milioni di euro! La maggiore preoccupazione - riporta la lettera - deriva dallo stato di avanzamento delle istruttorie in carico al Dipartimento Agricoltura che con un effetto a catena, sta generando un evidente collasso operativo e di conseguenza si è senza una proiezione dei tempi conclusivi e certi per garantire incassi tempestivi agli agricoltori”.

“Chiediamo - afferma Molinaro presidente di Coldiretti Calabria - che si intervenga prontamente sulle inefficienze gestionali del Psr e sui ritardi nei pagamenti degli aiuti, superando alibi e dando luogo al pieno esercizio delle competenze e responsabilità. Siccome non ci piace solo denunciare le inefficienze, - sottolinea Molinaro - suggeriamo il percorso che si potrebbe intraprendere. È necessario – spiega - che vengano emessi i pagamenti, attraverso l’utilizzo puntuale degli incroci dei dati aziendali validati e certificati nei fascicoli aziendali, aggiornati al 2017, superando le anomalie “informatiche” e le istruttorie supplementari che generano ritardi. L’attuale situazione, infatti, produce duplicazione dei processi di controllo di ammissibilità delle superfici che ricordiamo sono già effettuati in sede di elaborazione delle domande”.

Il fascicolo aziendale - aggiunge - è il contenitore omogeneo, aggregato e certificato di informazioni che caratterizzano l'azienda agricola e dai cui sono state generate le domande di pagamento per gli aiuti a superficie e per i capi allevati, per le razze autoctone e per il benessere animale; per questo motivo deve e può essere lo strumento utile a superare lo stato di impasse che si è venuto a creare. Non apparteniamo al club ‘dell’avevamo detto’ ma questo stato di cose sta alimentando a cascata uno stato di tensione sociale sui territori”.

“Al fine di evitare scenari peggiori – conclude - occorre, in trasparenza, individuare con solerzia una via di uscita. La soluzione non può che essere un intervento deciso e preciso del Governatore al fine di attivare il Dipartimento Agricoltura ed Arcea per garantire, in tempi rapidi, i pagamenti arretrati e l’erogazione degli anticipi relativi all'annualità 2017 (Pac e Psr) e, nel contempo, di concretizzare il più volte l‘annunciato processo di semplificazione amministrativa che è la soluzione ottimale per velocizzare i procedimenti e rafforzare l’efficienza gestionale”.