Cosenza. Liceo musicale, sì alla petizione che riduce le ore di strumento
Gli studenti del “Lucrezia della Valle” di Cosenza si uniscono alla protesta degli studenti dei Licei Musicali di tutta Italia contro il “taglio” delle ore di esecuzione e interpretazione.
Nel pomeriggio di oggi, 6 ottobre, dopo le 16, a Piazza Kennedy, eseguiranno significativamente “Il silenzio” ed esporranno le ragioni dell’iniziativa contenute in una petizione pubblicata su change.org e intitolata: “Sos Licei Musicali - Salviamo le ore di esecuzione e interpretazione”.
Nel testo si legge che “la modifica dell'assetto orario nel biennio dei Licei Musicali è oramai cosa certa, dovuta ad una insufficienza di organico assegnato e delle modalità di assegnazione delle ore sull'organico: si tratta di una motivazione puramente economica che va a ledere sia i docenti sia il diritto allo studio degli allievi. L'argomento dell'importanza di investire in formazione, della fuga di cervelli e di talenti, è all'ordine del giorno. Eppure – prosegue la petizione – la realtà dimostra l'esatto contrario. La nuova interpretazione del piano orario destinerebbe di fatto al biennio del liceo musicale non più 3, ma soltanto 2 ore settimanali di lezione individuale di esecuzione e interpretazione, da utilizzare per il 1° e per 2° strumento prescelto. Verrebbero così decurtate 33 ore delle 99 ore totali annuali previste dal piano di studio”.
Si tratta di una riduzione inaccettabile per una materia caratterizzante come lo studio dell'esecuzione dello strumento, in una scuola altamente specializzante come il liceo musicale, soprattutto se pensata nella prospettiva di offrire una adeguata preparazione per la successiva prosecuzione e completamento degli studi musicali al Conservatorio.
“È quindi necessario – si legge ancora – far sentire la voce in un unico coro per evitare questa assurda decisione ed assicurare ai ragazzi un percorso di studi congruo a quello che hanno scelto di svolgere e che ora viene loro sottratto”.
“Chiediamo a docenti, dirigenti scolastici, studenti, genitori – conclude la petizione – di sostenere questa petizione affinché questa assurda decisione non sia messa in atto, per il futuro dei giovani musicisti”.