Alimenti mal conservati ma anche a rischio per il consumatore: sequestrati sette quintali
Sei quintali di mosto, oltre 600 litri di vino ed un altro quintale di prodotti alimentari e suini da allevamento: la Guardia di finanza li ha sequestrati, tutti, nell’ambito di un’attività di controllo nell’area silana del cosentino, dopo aver rilevato irregolarità nella loro conservazione e commercializzazione, soprattutto di carattere igienico-sanitario
In particolare sono state scoperte delle violazioni agli obblighi comunitari che tutelano il consumatore: in pratica generi venduti senza le previste comunicazioni agli organi di controllo come la Regione e l’Asp.
Cosa non di poco conto perché le leggi impongono alle attività imprenditoriali di distribuzione di alimenti norme chiare sulla tutela della sicurezza alimentare e che prevedono l’obbligo di rispettare un insieme di procedure per prevenire possibili contaminazioni, il cosiddetto “sistema Haccp”, Hazard-Analysis and Critical Control Points.
A questi si aggiungono la disciplina della tracciabilità ed etichettatura del prodotto; così come l’idoneità igienica dei locali e degli automezzi utilizzati e che rappresentano un presupposto necessario per una corretta conservazione del prodotto destinato al consumo umano.
Quanto agli allevamenti di animali, la legge prevede poi degli obblighi specifici per l’allevatore, tra cui la registrazione presso il Servizio Veterinario delle Aziende Sanitarie Provinciali ma anche l’istituzione di un registro di carico e scarico degli animali detenuti e la loro identificazione.
Al termine delle attività di verifica, così, le fiamme gialle hanno contestato sanzioni per oltre 180 mila euro nei confronti di dieci soggetti ed hanno eseguito il sequestro di numerosi prodotti alimentari privi, appunto, dei requisiti igienico-sanitari previsti dalla legge.