Operazione Metauros. Femca-Cisl: preoccupati per la sorte di 29 lavoratori
La Femca Calabria, Federazione Energia Moda Chimica e Affini della Cisl, con il suo segretario Generale Pompeo Greco, ha voluto esprimere la propria preoccupazione per quello che definisce una “spaccato devastante” che emergerebbe dall’inchiesta “Metauros” che ha coinvolto anche la Iam, azienda che gestisce il depuratore di Gioia Tauro e dove attualmente sono occupati 29 lavoratori.
“Un ulteriore dimostrazione, questa, ove ce ne fosse ancora bisogno – afferma lo stesso Greco - di come purtroppo, in un contesto territoriale in grave difficoltà socio economico, come quello della ormai cosiddetta area metropolitana di Reggio Calabria, sia sempre più diffusa la prassi e la consuetudine degli intrecci e degli interessi del malaffare della malavita organizzata, attraverso un utilizzo distorto, spregiudicato e senza scrupoli di settori e servizi importanti e di grande impatto anche per la salute dei cittadini direttamente coinvolti”.
L’inchiesta, condotta dal procuratore De Raho, si aggiunge a quella denominata “Rhegion” che coinvolse l’associazione temporanea d’imprese che gestiva in affidamento provvisorio il servizio della depurazione di Reggio Calabria.
“Un territorio senza pace – prosegue il segretario della Femca - con la malavita organizzata a gestire con la logica del massimo profitto e senza scrupoli, servizi essenziali per la comunità. Al di là della piena e incondizionata fiducia nell’operato della magistratura, esprimiamo forte preoccupazione per i 29 lavoratori della IAM e per il loro futuro occupazionale”.
“Da oltre un anno – aggiunge il sindacalista - eravamo impegnati a gestire la difficile situazione economico finanziaria aziendale, attraverso l’utilizzo di contratti di solidarietà anche penalizzanti per i dipendenti, e licenziamenti individuali operati unilateralmente da parte aziendale, del tutto ignari ovviamente, dei traffici illeciti drammaticamente fatti emergere dall’inchiesta in corso”.
La Femca si augura che si possa riprendere con gli amministratori giudiziari che verranno incaricati della gestione della Iam, “un percorso serio di confronto sindacale per – conclude Greco - mettere in campo tutti gli strumenti necessari al fine di rimettere in sesto un servizio importante, scevro da illeciti condizionamenti esterni, e di salvaguardare contestualmente il futuro e la stabilità aziendale e gli attuali livelli occupazionali”.