Sindaci Sibaritide ad Oliverio: “rifiuti,tasse regionali ingiustificate”
“Rifiuti, quella prospettata nella Delibera della Giunta Regionale N. 344 del 25 Luglio scorso è una prospettiva insostenibile ed inaccettabile da parte dei comuni calabresi. È tale sia dal punto di vista finanziario, in quanto, nella situazione economica attuale, non è assolutamente possibile addossare ai cittadini i maggiori costi della differenziata pretendendo dagli stessi ulteriori sacrifici. E lo è ancor di più dal punto di vista sociale, in quanto non ci saranno argomenti per incentivare il processo virtuoso avviato in questi anni ed il risultato finale sarà che ognuno recepirà il messaggio che differenziare è inutile”.
È quanto convenuto e contenuto, in sintesi, nella bozza di delibera unitaria redatta questa mattina a Rossano (martedì 10), in occasione dell’incontro con i Sindaci promosso dal Primo Cittadino Stefano Mascaro al quale, oltre all’assessore all’ambiente Giovanni De Simone ed al responsabile dell’ufficio comunale ambiente Salvatore Lepera, hanno partecipato anche i sindaci di Vaccarizzo Albanese Antonio Pomillo, di San Giorgio Albanese Gianni Gabriele, di Calopezzati Franco Cesare Mangone e gli assessori di Villapiana Stefania Celeste e di Paludi Gino De Simone.
Il documento concordato e che interpreta il sentimento di contrarietà sempre più diffuso in tutti i comuni calabresi avverso il piano tariffario previsto relativamente al conferimento dei rifiuti urbani a partire dal 1.1.2018, sarà inviato a tutti i sindaci ed alle amministrazioni comunali della Sibaritide affinché venga approvato dalle rispettive giunte e trasmesso, nel quadro di una comune iniziativa di protesta, al Presidente della Giunta Regionale Mario Oliverio.
“Al quale – ha ribadito Mascaro nel corso dell’incontro odierno – chiediamo fin da ora e formalizzeremo a breve una richiesta di incontro urgente sulla questione con una delegazione rappresentativa di tutti i sindaci delle cinque province”.
“Tale aumento delle tariffe – informa la delibera comunale – non trova una logica giustificazione, perché basata su un presupposto che tiene conto dei mancati introiti della Regione Calabria in relazione all'importante incremento del livello della raccolta differenziata registratosi nell'ultimo biennio. Stante questo errato presupposto, se la percentuale di differenziata nella Regione Calabria dovesse subire altri incrementi, come si prevede, sarebbe necessario aumentare ulteriormente le tariffe a causa di ulteriori mancati introiti derivanti dalla riduzione di rifiuto indifferenziato”.
“Il Comune ha già affrontato importanti investimenti con l’impegno di risorse finanziarie al fine di dotarsi dei mezzi atti ad implementare la percentuale di differenziata – prosegue il documento - anche nelle campagne di informazione e sensibilizzazione, atta a favorire la raccolta differenziata, si è impegnato verso i cittadini a ridurre la tariffa scaturente dal Piano Finanziario. Gli stessi cittadini - avanza la bozza – hanno dato prova di virtuosa collaborazione, impegnandosi responsabilmente per adottare un comportamento civico in onore del rispetto dell’ambiente e dell’esigenza del contenimento dei costi, inseguendo giustamente, come prospettato dagli amministratori, molte aspettative di risparmio economico”.
“In questo modo – si conclude nel testo concordato dai sindaci – si porrebbero le basi per vanificare tutto il lavoro di educazione rivolto all'ottenimento di un corretto comportamento sinergico tra i cittadini e l’amministrazione comunale, lavoro che è tuttora in corso e che ha già consentito di raggiungere ottimi risultati basati sulla promessa di non aumentare ma, al contrario, di diminuire le tariffe grazie ai risparmi conseguiti attraverso la raccolta differenziata”.