Tra il caffè 28 chili di coca purissima, colpo al narcotraffico da 5,6 milioni
Cinque milioni e seicentomila euro. A tanto ammonta il valore dell’ennesimo carico di droga intercettato nel porto di Gioia Tauro dai Finanzieri reggini e dall’Agenzia delle Dogane, coordinati come sempre dalla Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo.
28 chilogrammi in tutto, suddivisi in 25 panetti di cocaina purissima. Il sistema è sempre lo stesso: lo stupefacente contenuto in alcuni borsoni riposti appena dopo il portellone di un container, in questo caso carico di caffè. Ufficialmente sarebbe partito da Puertocortes, in Honduras, con destinazione Instanbul, in Turchia.
Con quest’ultimo sequestro gli inquirenti sono riusciti così a infliggere un altro duro colpo ai narcotrafficanti che utilizzano lo scalo portuale calabrese per il transito della droga che poi va letteralmente ad inondare il mercato illegale non solo regionale quanto anche nazionale.
Un duro colpo anche alla criminalità organizzata, alla ‘ndrangheta in particolare che grazie agli importanti guadagni derivanti dal traffico e spaccio di stupefacente può contare su enormi quantità di denaro che una volta reinvestite e riciclate, “sono in grado di inquinare pesantemente i circuiti legali dell’economia e – spiegano gli stessi investigatori - alterare le condizioni di concorrenza, sottraendo opportunità di lavoro alle imprese che rispettano le regole”.