Riace. Sindaco: “Non voglio trovare alibi ma non devono rimanere ombre”
"Sono contento della presenza della gente oggi qui a Riace. Io non voglio trovare alibi, ma devo fare chiarezza, non voglio che restino ombre e quindi martedì in Procura chiarirò tutto". Sono queste le prime parole espresse del Sindaco di Riace Mimmo Lucano, accusato di abuso d'ufficio e truffa sulla gestione dei fondi per i migranti, che stamani ha preso parte alla manifestazione a suo sostegno ed ha avuto un confronto con i giornalisti.
Il primo cittadino di Riace ha poi aggiunto: "Sono sicuro di non aver fatto male a forse ci sono difformità burocratiche, ma l'applicazione pratica del modello di accoglienza e' sotto gli occhi di tutti. Qui siamo in un ambito sociale difficile. Noi abbiamo cercato di costruire opportunità per i migranti anche per il dopo, cioé alla fine dei progetti. Qui oltre 150 persone vivono stabilmente, e dimostrano il fatto che questo progetto di accoglienza funziona".
"Negli ultimi tempi - ha precisato Lucano - i rapporti con le istituzioni, prefettura e ministero, sono stati abbastanza difficili, di incomprensioni, sui bonus, sulle borse lavoro e sugli affidamenti diretti. Sono stati loro a chiedermi continuamente, per superare le emergenze, di affrontare determinate situazioni senza presentare fattura".
In conclusione ha detto il Sindaco reggino: "Ho dato un grande contributo, anche per rispettare la Costituzione italiana. Io non accuso nessuno, mi limito a sottolineare queste cose, io ho capito che il concetto di giustizia ha un valore molto più importante di tutto. Io non voglio ombre per il rispetto che ho nei confronti di tutti quelli che credono nel progetto Riace".