Calabbria festival. Vince il corto “Piscik” tratto dal “Giardino dei ciliegi” di Checov
Ad aggiudicarsi la vittoria per la VII edizione del Calàbbria Teatro Festival organizzata dall’Associazione Culturale “Khoreia 2000” sotto la direzione artistica di Rosy Parrotta e quella organizzativa di Angela Micieli, il corto “Piscik. Fuori e dentro il giardino” di e con Luca Oldani della compagnia “La Ribalta Teatro”.
Un corto teatrale pensato sulla figura di Simeonov Piscik, personaggio de “Il Giardino dei Ciliegi” di A. Cechov. Il Giardino diventa una cornice dove il personaggio presenta tutta la sua grottesca e malinconica poesia, la sua impotenza verso il mondo che lo circonda, le sue debolezze. Soldi e amore sono gli impulsi che lo guidano costantemente nel più riuscito e umano limbo Cechoviano.
Salgono sul podio al secondo posto “@Tiffany” di e con Christian Gallucci e Anna Sala. Assistente Ilaria Cassanmagnago della compagnia “Coperte strette”: “@Tiffanys” è uno studio sull’amore all’interno di una coppia e il movente, da parte della compagnia, per analizzare modi e dinamiche di una relazione.
Terzo posto per “Io non avevo mai deciso di volare” della compagnia Onirika del Sud. Testo e regia Pierpaolo Saraceno con Pierpaolo Saraceno, Mariapaola Tedesco e Alessandro Lo Piccolo. Musiche di Concetto Fruciano: un viaggio infinito di un uomo, che per sbaglio entra in una stanza buia, ma calda, un viaggio oltreoceano attorno a quelle terribili condizioni degli antichi emigranti.
La giuria tecnica era composta da (Umberto Caraccia, Diletta D’Ascia, Federico Prosperi, Federica Grisolia) che ha consegnato anche il Premio per il miglior attore a Antonio De Nitto per il monologo “Rukelie” della compagnia Macondo di Peppe Millanta: la trama narra la storia del pugile sinti Johann Trollmann, una delle vittime dimenticate del porajmos, il genocidio degli zingari durante la seconda guerra mondiale. Dopo essere stato campione di boxe in Germania, viene sterilizzato e mandato in un campo di sterminio, dove morirà dopo un ultimo incontro di pugilato per la vendetta di un Kapò, riuscendo però ad infondere coraggio e speranza agli altri detenuti sinti che erano con lui.
A seguire “L’uovo Bob” de Le Baobab; ideazione Giorgia Presepi e Chiara Venturini con Chiara Venturini e Giorgia Presepi e Valentina Rastelli, regia Silvia Giorgi e Chiara Venturini, musiche Giorgia Presepi con la collaborazione Teatro dei Cinquequattrini
Bob è un uovo a cui sono spuntate solo le ali e le zampe, ha uno spiccato desiderio di prendere il volo e conoscere il mondo ma, ha molta paura. Le sue paure lo bloccano, non crede di poter riuscire a sopravvivere essendo ancora solo un uovo.
Il monologo vince anche il Premio della giuria popolare. Il Premio miglior attrice va a Margherita Bertoli con Anna Cappelli della compagnia internazionale Kamma: una commedia degli anni ’60 che impedisce la possibilità di un amore vero e che nasconde una tragedia. Anna, giovane donna che sogna di avere il suo posto nel mondo, finge di ribellarsi alle convenzioni sociali aspirando allo stesso tempo a conformarsi assolutamente. Quest’ossessione impedisce la possibilità di un amore vero. Abbandonata, scacciata dal suo amante alla fine dello spettacolo, non vede più altra possibilità che di ucciderlo e mangiarlo per assolvere in fine il suo desiderio di possessione.
Premio miglio testo a “Ilse Stuttgard, Vedova Kaufmann” un monologo ambientato nella Berlino del 1984, opera dell’Associazone Culturale Space – Spazi di creatività eclettica, con testo e regia Michele Zaccagnino, con la partecipazione di Bruno Petrosino e le musiche di Valter Dadone.
Il festival si è concluso con il saluto al pubblico, da parte del vicesindaco di Castrovillari, Francesca Dorato.