“Cosenza cultura”: presentato il ricco progetto del Rendano
Parte dai luoghi della città, ognuno portatore di una propria identità, il grande progetto 'Cosenza Cultura', attraverso il quale l'Amministrazione comunale raccoglie le tante anime culturali del tessuto urbano, per metterle in rete e da lì ripartire...con una marcia in più.
In questo intento riesce il vicesindaco e assessore alla cultura Jole Santelli che per la presentazione del progetto 'in progress' sceglie il Teatro Rendano, avamposto culturale della città. È sulle tavole del palcoscenico del Teatro di Tradizione cosentino che va in scena 'opera aperta', con i protagonisti della cultura cittadina – l'Amministrazione comunale, presente, oltre che con il vicesindaco Santelli, con il sindaco Mario Occhiuto ed il dirigente del settore Giampaolo Calabrese; istituzioni pubbliche e associazioni private, tutti portatori di un'offerta culturale qualificata. Insieme sono sostanza di un grande contenitore che riflette la dinamicità del capoluogo bruzio.
“Oggi mettiamo insieme tutte queste realtà in un luogo identitario più ampio che è “Cosenza Cultura” - racconta Jole Santelli, la quale si sofferma ad illustrare il nuovo logo. “Abbiamo immaginato i pedali del pianoforte con il famoso terzo pedale, anche questo simbolo identitario della nostra città, inventato da Alfonso Rendano che, capovolto, diventa una corona, accompagnata dal claim 'Cosenza ha una marcia in più', per testimoniare la propositività della nostra città”.
“Quello che indichiamo oggi vuole essere un metodo di lavoro - rinforza la Santelli – che ci riguarderà tutti, perché la Cultura è di tutti”. Ed ecco anche il primo supporto promozionale di questo importante lavoro di ricognizione dell'offerta culturale, che è il 'cartellone unico', tutto quanto è programmato ad oggi e fino al mese di aprile 2018.
“Anche in questo caso – ribadisce Jole Santelli - parliamo di un cartellone aperto che sarà aggiornato periodicamente, oltre ad un portale specifico e una app in lavorazione”.
927 mq di palcoscenico, 2635 posti a sedere, 18 luoghi dell'arte, centinaia di eventi: comincia da questi numeri 'Cosenza Cultura'. “Il Comune si fa catalizzatore delle offerte culturali – commenta il dirigente alla cultura, Giampaolo Calabrese – che crescono nella misura in cui la città si espande in nuovi spazi che necessitano di programmazione. Cosenza investe molto sulla cultura, nonostante l'esiguità delle risorse. Allo stesso modo i privati sanno bene quanti costi investire sulla cultura, in termini di impegno e di soldi. In questa nostra chiamata alle arti, ognuno dal suo ruolo, ma con gli stessi obiettivi, dà a ogni luogo la sua vocazione.”
Tanti i protagonisti di questa opera corale che hanno portato il loro contributo alla discussione, lanciando stimoli interessanti: dal Direttore del Polo Museale della Calabria Angela Acordon al Direttore del Conservatorio, che gestisce la Casa della Musica, Giorgio Feroleto; e ancora per la musica classica e da camera, Luigi Santo dell'Autunno Musicale, consolidata stagione che si tiene al Museo dei Brettii e degli Enotri, guidato da Marilena Cerzoso; Giuseppe Maiorca, presidente dell'Associazione Quintieri, al suo 40esimo anno di attività; e poi la proposta teatrale con Giuseppe Citrigno, uno dei titolari della stagione di prosa del Rendano, Antonello Antonante del Centro Rat Teatro dell'Acquario e Settimio Pisano di Scena Verticale, compagnia che firma la stagione del Morelli. E ancora, Luca Scornaienchi del Museo del Fumetto, Pietro Pietramala per il Castello Svevo, Walter Pellegrini di Villa Rendano, Lorenzo Parisi, direttore artistico della Stagione Lirica del Rendano in fase di programmazione per riportarla, dal prossimo anno, alla sua stagionalità autunnale; c'è Edoardo Tarsia, animatore della Officina della Arti, che svolge una importante funzione sociale nel centro storico. E tanti altri ancora, tutti animati dalla volontà di lavorare per la città.
In questa direzione rilancia il sindaco Mario Occhiuto, chiudendo l'incontro. “Questa città ha tante energie e grazie al vicesindaco Jole Santelli siamo riusciti a metterle insieme. Oggi - afferma il sindaco - parte un nuovo modo di vivere la cultura, tutti insieme, superando divisioni ideologiche, politiche, per rivolgere questa azione a tutti i cittadini che sono i nostri destinatari”.
“Credo che alla fine – dice ancora il sindaco Occhiuto da un Rendano che definisce 'Cattedrale della Cultura' - il nostro lavoro sia sostanzialmente quello di mettere al centro di un ragionamento la città nel suo complesso. Questo impegno significa anche ricercare gli angoli di bellezza, stimolare la capacità creativa della città, valorizzando anche laddove ci sono aree depresse. La cultura costa – conclude Occhiuto – ma ha un ritorno importante che si identifica con la crescita della comunità, anche grazie a processi di coscienza civica, perché nei luoghi della cultura ci si forma”.
Parole di apprezzamento per l'iniziativa sono venuti da Marta Petrusewicz, assessore alla cultura del vicino Comune di Rende: “la conurbazione culturale è una realtà – afferma. “E questo cartellone rappresenta di fatto il cartellone del territorio che, partendo dal capoluogo, può arrivare ad abbracciare i comuni della cintura urbana”.