Ricercato in Romania da tre anni, “beccato” a Reggio Calabria
Era ricercato da circa tre anni, in particolare dal 2014, e su di lui pendeva un mandato d’arresto europeo emesso dal Tribunale di Arad, in Romania, per reati economici e finanziari commessi in quella nazione: avrebbe evaso le tasse del suo Paese per quasi mezzo milione di euro e per questo condannato a quattro anni di reclusione.
In pratica, da amministratore di una società che vendeva cereali, nel 2008 e con il concorso di altri soggetti, avrebbe omesso di registrare nelle scritture contabili e dichiarare alle autorità fiscali le entrate dell’attività commerciale.
A rintracciare l’uomo, un 64enne rumeno, sono stati però i Gico della Guardia di Finanza che durante un servizio di pattuglia lo hanno fermato a Reggio Calabria.
Dai controlli sulla sua identità i militari hanno così scoperto che era latitante consultando la banca dati “Schengen” che è in uso alle Forze di Polizia.
Una volta arrestato l’uomo è stato trasferito nella Casa Circondariale del capoluogo e del suo fermo è stato informato sia l’ufficio competente del Ministero della Giustizia, che curerà i rapporti con la Romania, che la Divisione Sirene della Direzione Centrale della Polizia Criminale del Ministero dell’Interno.
Il mandato d'arresto europeo è una procedura semplificata attraverso la quale l’autorità giudiziaria di uno Stato membro dell’Ue richiede che si proceda all’arresto, e successivamente alla consegna, di una persona che, come in questo caso, risulta ricercata in una paese estero.
Si tratta inoltre di una procedura che si basa sul principio del riconoscimento reciproco delle decisioni giudiziarie ed è operativa in tutta Europa.