Fusione, punto di partenza per territorio
La fusione tra Corigliano e Rossano rappresenterà un punto di non ritorno e, al tempo stesso, un momento di partenza in un percorso virtuoso più complessivo di sviluppo delle due comunità e dell’intero territorio. Essa contribuirà a far rimescolare le carte, ristabilendo gli equilibri di forze fino ad oggi predominanti nella provincia e nella regione, a tutto scapito di questa area della Calabria.
Se è vero, da una parte, che non c’è nessuno che domani potrà intestarsi in modo esclusivo ed escludente il raggiungimento dell’obiettivo della fusione resta innegabile, dall’altra, il ruolo di impulso che il mondo delle associazioni ha avuto rispetto alle iniziative e decisioni politiche assunte in ogni fase dalle istituzioni locali negli ultimi anni. Non ci sono impedimenti oggettivi, da nessun punto di vista, rispetto al progetto epocale di unione delle due città e che va controcorrente rispetto allo sport preferito in Calabria che è quello della divisione e della frammentazione.
Sono, questi, alcuni dei passaggi principali emersi nei diversi interventi che si sono succeduti nel corso del partecipato incontro promosso dal Comitato Frasso Amarelli – S.Irene Insiti, ospitato nella sala convegni della Sovatem, in Contrada Amarelli a Rossano.
Coordinati da Lenin Montesanto oltre a Mario Smurra, vicepresidente nazionale della Federazione Nazionale Agricoltori (Fna), tra i principali animatori del Comitato e che ha introdotto il confronto sottolineando l’importante sostengo al SÌ che sta giungendo da tutti gli amministratori del territorio, sono intervenuti anche il consigliere regionale Giuseppe Graziano ed il coordinatore del Comitato 100 Associazioni Amerigo Minnicelli che ha esortato in queste ultime ore a contattare tutti i propri amici di Rossano e di Corigliano per convincerli ad andare a votare SÌ. Tra i contributi anche quelli degli imprenditori Fortunato Amarelli, Luigi Marino e Antonio Monaco e del Sindaco Stefano Mascaro che, tra le altre cose e concludendo la riuscitissima iniziativa ha sottolineato la particolare attenzione e vicinanza dimostrata da monsignor Giuseppe Satriano rispetto all’obiettivo condiviso della fusione.
All’incontro erano presenti, tra gli altri, Giovanni Dima già deputato, Giuseppe Caputo già Sindaco di Rossano, l’assessore provinciale Vincenzo Scarcello, l’assessore alle politiche sociali di Albidona Caterina Munno ed il Sindaco di Paludi Domenico Baldino. Il contributo. In conclusione è stata trasmessa l’intervista a Daniele Ruscigno, primo cittadino di Valsamoggia a testimonianza dell’esperienza di successo ottenuta dalla fusione dei comuni di Bazzano, Castello Di Serravalle, Crespellano, Monteveglio E Savigno, della Città metropolitana di Bologna.