Fusione Comuni. Marcaro e Geraci sottoscrivono il documento congiunto
“Avanti decisi verso la fusione ma con il governo necessario della Politica. Al lungo vuoto di una gestione commissariale preferiamo il voto immediato. Riflettiamo bene su come perseguire il bene delle nostre comunità. Sono partito da Rossano con l'arcobaleno pieno, secondo me è un buon segno”.
È stato questo il passaggio principale contenuto nell'intervento del Sindaco Stefano Mascaro audito questa mattina dal Presidente della I Commissione regionale Affari Istituzionali Franco Sergio al quale ha illustrato e consegnato il documento congiunto sottoscritto anche dal collega di Corigliano Giuseppe Geraci.
I Primi Cittadini sono stati ricevuti in audizione insieme ai rispettivi Presidenti dei Consigli Comunali Rosellina Madeo e Pasquale Magno. Tra i presenti anche i consiglieri regionali del territorio Gianluca Gallo e Mimmo Bevacqua ed il Sindaco di San Demetrio Corone Salvatore Lamirata, presidente del il Consiglio regionale delle Autonomie Locali (Cal).
“La fusione Corigliano – Rossano – è stato detto - chi l’ha fortemente voluta e la vuole da certe posizioni istituzionali, sente il peso della responsabilità – ha espresso il sindaco -: la responsabilità di far bene, per evitare un brusco arresto di fronte a difficoltà che sono oggettive, ma superabili con ragionevolezza, competenza, pazienza e passione. (..) La fusione reclama adeguata comunicazione per favorire il massimo coinvolgimento delle popolazioni”.
“Sulla questione del termine a provvedere c’è chi sostiene la tesi secondo la quale – pubblicati sul Bur i risultati del referendum - la Regione abbia il termine perentorio di 60 giorni entro cui emanare la legge istitutiva del nuovo Comune nascente dalla fusione. La tesi è assolutamente priva di fondamento” - è emerso ancora nel corso della riunione.
“L’istituzione del nuovo unico Comune compete alla Regione. In vista del passaggio in Consiglio regionale, la competente Commissione ha il dovere di svolgere la necessaria istruttoria, per pervenire ad un testo definitivo – avanza la nota. Questa fase richiede seri approfondimenti almeno sugli aspetti più problematici. Dai dati contabili e di bilancio a quelli organizzativi e del fabbisogno del personale, fino all’armonizzazione dei sistemi informatici o, meglio, alla predisposizione di quanto occorre per la nascita di un sistema unico. Al Governo della Regione, per altro verso, compete obbligatoriamente la revisione del Programma del riordino territoriale”.
“Un adempimento da operare immediatamente e contestualmente alla nascita del nuovo Comune, cui non possono essere fatte mancare fin dall’inizio: l’erogazione del contributo straordinario una tantum, nonché quella degli incentivi finanziari ordinari annuali, da adeguare in entrambi i casi alle dimensioni dei due Comuni in fusione. La promozione ed il sostegno per lo sforzo organizzativo dei due Comuni – questo il punto della situazione - attraverso una conforme attività di accompagnamento che preveda la messa a disposizione di risorse umane qualificate ed un piano di aggiornamento del personale dei due Comuni”.
“La richiesta è che il Consiglio Regionale discuta ed approvi una mozione che impegni con puntualità di modi e termini, la Giunta ed il suo Presidente – anche nel confronto con il Governo centrale - rispetto a temi cruciali, da troppo tempo in attesa di soluzioni, tra cui si evidenziano a mero titolo esemplificativo: il sistema integrato dei trasporti (SS 106, rete ferroviaria ionica, collegamenti locali su gomma) e l’attenzione al Porto di Corigliano anche con riferimento all’estensione della Zona Economica Speciale; la valorizzazione della Marineria di Schiavonea e del patrimonio agricolo ambientale del territorio di riferimento della nuova città ed oltre, verso l’Area vasta della Sibaritide, utilizzando le opportunità offerte dall’Europa con l’approvazione di Piani d’azione e di lavoro nell’ottica della Macro-regione adriatica-jonica; un grande progetto per la banda larga ed ultra-larga, con relativa piattaforma di e-commerce, essenziale per lo sviluppo del sistema delle imprese; il definitivo avvio dei lavori dell’Ospedale della Sibaritide ed il consequenziale ripensamento dell’organizzazione della rete dei servizi; la cantierizzazione dell’impianto consortile per la depurazione; la concretizzazione del progetto denominato Futur – e per il utilizzo del sito della Centrale Enel, ma con un respiro ed una valenza regionale ed extra regionale”.
“La sfida più importante – fermo l’obiettivo – sta sicuramente nelle scelte da operare su come guidare la consequenzialità logica e cronologica dei momenti che si hanno davanti. Se si farà bene, la fusione potrà divenire un esempio per l’Italia intera; altrimenti finirà per essere messo in discussione un pezzo importante della riforma del sistema istituzionale del Paese”. Sono, questi, alcuni dei passaggi del documento sottoscritto dai Sindaci di Rossano e Corigliano.