Diga del Melito. Manno e la protesta col Governo: “da oggi non mangio e non parlo più”

Cosenza Attualità

Il presidente del Consorzio di Bonifica Ionio-Catanzarese Grazioso Manno annuncia lo sciopero con queste parole: da questo momento inizierò lo sciopero della fame e lo sciopero della parola. Non mangerò e non parlerò con nessuno fino a quando la Regione stanzierà 4.500.000,00 euro occorrenti per riassumere gli operai stagionali sulla rete di colo in tutti gli 11 Consorzi di Bonifica; il Ministero delle Infrastrutture inserirà nel suo programma la ripresa dei lavori della Diga sul Melito”.

Prosegue disperata la richiesta di Manno al Presidente Oliverio ed il Ministro Del Rio: "per una volta - afferma - vengano al Consorzio (dopo tanti anni di battaglie, una loro visita crediamo di meritarla) portando una formale delibera che preveda lo stanziamento dei fondi per gli operai stagionali, e l'atto formale che consentirà la ripresa dei lavori della Diga sul Melito. Fino a quando ciò non accadrà – minaccia ancora - mi nutrirò solo di acqua, caffè, e fumerò sigarette; non parlerò più con nessuno, e soprattutto non assumerò più le tantissime medicine (8 al mattino, 4 al pomeriggio, 10 la sera) che ho dovuto prendere ogni santo giorno da quando sono stato operato al cuore, sei anno e mezzo fa, il 18 gennaio 2011”.

Alla domanda: “è un ricatto? Assolutamente no – risponde - è unicamente la strenua difesa di ciò che consideriamo diritti”.