Museo del Presente. Camera 237, in mostra Siniscalchi e Gallo
Al Museo del Presente il percorso artistico dei Camera237, si compendia e si espone. Lucrezia Siniscalchi e Angelo Gallo.
Due artisti, simbiotici a sprazzi, coordinati sul filo dell'innovazione pur restando unici ed identificabili. Un percorso, a cura del critico d'arte Roberto Sottile che ha posto al centro riflessioni su elementi di una quotidianità diventata fenomeno sociale vero e proprio. Un cammino di ricerca e di ricostruzione, partito a maggio in quel di Lamezia terme con "Revers" passando, poi, attraverso la memoria e i tempi di luoghi e location diverse.
Ne è stata cornice azzeccata il Castello Della Valle di Fiumefreddo Bruzio. Esso, nel mese di giugno, si è fatto culla di un'arte che, vaneggiando, ha coinvolto molteplici artisti legati da un filo di interiorità che chiede di essere esposta, quasi urlata. "Millennium bug" sincronizza le emozioni.
Nel mese di luglio, il viaggio porta I Camera237, nel palcoscenico per eccellenza, la natura. È il Mabos-museo d'Arte del bosco della Sila, che si fa ora tappa necessaria per l'identificazione.
Il "Charging Point" restituisce equilibrio, genuino e schietto, per continuare il tragitto. Un quadro naturale di un'evoluzione che non può prescindere dalla memoria che si colloca come elemento centrale e di margine, assieme, da cui ri-partire e da cui ri-costruire.
agosto, ad accogliere questo processo, è il Cleto Festival a Cleto." Community" raccoglie memoria e identità e le trasporta, senza stravolgerle, in una quotidianità che le accoglie con orgoglio.
"La mostra che desideravo fare qui per storicizzare un gusto contemporaneo altrove al primo posto"- queste le parole con le quali Roberto Sottile apre la mostra che resterà a Rende fino al 18 novembre. "Contenitore e contenuto di un progetto dai significati profondi"- ha detto il sindaco della città di Rende, Marcello Manna, che ringrazia, entusiasta, questi artisti per quello che definisce "un gran regalo per il nostro territorio".
"Assisto - continua e conclude il sindaco Manna- ad una polarizzazione di manifestazioni di alto livello culturale senza una logica precisa, studiata, ma accade oggi perché oggi deve accadere ed accade a Rende perché qui deve accadere. Un'evoluzione valorizzata da questo territorio".