Usb Reggio, tendopoli S. Ferdinando: “solo sperpero e ghettizzazione”
“La tendopoli non rappresenta alcuna soluzione, anzi costituisce l’ennesimo grave sperpero di denaro pubblico. Quelle risorse e quell’impegno per San Ferdinando da parte della Regione Calabria, che il Governatore Oliverio non perde occasione di ribadire ogni qualvolta si parla di migranti, sarebbero stati sicuramente più utili se diretti a favorire politiche per l’affitto degli appartamenti da parte dei lavoratori, considerando l’enorme mole di patrimonio immobiliare vuoto presente nella Piana di Gioia Tauro”.
Queste dunque le considerazioni di Peppe Marra in capo ad Usb Reggio sulla notizia della Protezione civile, riguardante la conclusione della enorme tendopoli di San Ferdinando.
“Purtroppo le testimonianze di chi vive dentro la tendopoli – chiarisce la nota - non parlano di una struttura completata e funzionante, bensì raccontano di alcune tende senza corrente elettrica, di bagni e docce in numero assolutamente sottodimensionato rispetto alle presenze, così come quello dei fornelli elettrici forniti per poter cucinare da sé, con il paradosso che tanti preferiscono vivere nella vecchia tendopoli, ormai completamente autoricostruita dopo l’incendio del luglio scorso, e che tra poco tornerà ad essere la baraccopoli più grande d’Italia”.
“È un modello di ghettizzazione, sfruttamento, privazione di dignità e diritti che non si può più accettare e il cui smantellamento deve essere tra le istanze primarie per i movimenti e le realtà antirazziste e democratiche, a partire dalla manifestazione del 16 dicembre a Roma per rivendicare la giustizia sociale e il diritto all’uguaglianza per tutte e tutti” – conclude con asprezza la nota dell’organizzazione sindacale reggina.