Partita Reggina-Catania: questura emette undici Daspo
Il Questore di Reggio Calabria, Raffaele Grassi il 4 novembre scorso ha emesso undici provvedimenti di Daspo.
Nove hanno interessato altrettanti tifosi reggini che, durante lo stesso incontro, avevano esposto in Curva Sud diversi striscioni indirizzati contro le Forze dell’Ordine, con un evidente contenuto provocatorio (“chiuso per repressione - diffidati liberi”) ed altri nei confronti della città di Catania e dei suoi abitanti, non solo offensivi ed ingiuriosi ma dall’evidente tenore di discriminazione territoriale nei confronti dei supporter della squadra etnea presenti allo stadio.
“Nessun elefante vi protegge – prima o poi la lava vi distrugge”, recitava uno di questi con un esplicito e macabro augurio alla città di Catania di essere distrutta dalla lava dell’Etna.
Il divieto di accesso alle manifestazioni sportive è stato imposto per la durata di 5 anni con l’obbligo di presentazione in questura mezz’ora dopo l’inizio del primo tempo e mezz’ora dopo l’inizio del secondo di tutti gli eventi nelle quali sia impegnata, a qualsiasi titolo, la compagine calcistica della “Urbs Reggina 1914”.
Per altri due, C.G. di 32 anni ed S.A. di 41, già destinatari negli anni di ben due Daspo, il divieto è stato disposto per la durata di 8 anni con l’obbligo di presentazione con la stessa modalità.
Il provvedimento inibitorio è stato anche adottato e per la durata di 3 anni nei confronti di P.V., 49enne, per aver contribuito, con “condotte reiteratamente omissive agli eventi occorsi” durante la partita.
Infine, l’ultimo Daspo ha colpito un tifoso del “Calcio Catania”, G.G., 29enne, trovato in possesso di stupefacente al termine della partita. Il divieto avrà una durata di 3 anni con obbligo di presentazione presso la Questura del capoluogo siciliano.