Regolamento illegittimo all’Asp Cosenza, intervengono i sindacati
"All’Asp di Cosenza il direttore generale prosegue con il solito metodo degli incarichi illegittimi, senza tener conto delle disposizioni della Regione e del Commissario per la Sanità, Massimo Scura, e rifiutandosi di fare riferimento nei propri atti – in via del tutto arbitraria – al decreto 117/2016. - È quanto denunciano in un Comunicato stampa diverse sigle sindacali -
Il 13 novembre scorso, infatti, - si legge nella nota - senza tener minimamente conto delle richieste di miglioramento avanzate dalla stragrande maggioranza delle organizzazioni sindacali, il direttore generale ha adottato un regolamento privo dei criteri generali e delle necessarie procedure per il conferimento, la conferma e la revoca degli incarichi.
Il testo – affermano le sigle sindacali Fedir, Cisl medici, Fesmed, Cisl Spta, Fassid area Sinafo, Fassid area Aupi e Fassid - è semplicemente un’accozzaglia di riferimenti normativi ripetitivi, citati a caso e spesso incoerenti fra loro e contiene plurime violazioni della legge e del contratto nazionale. Il regolamento è stato adottato non solo contro la volontà della maggioranza dei sindacati ma non ha neanche dato atto delle chiare clausole condizionanti in merito all’applicazione del decreto del commissario ad Acta 117/2016 in materia di ricollocazione, contenute nelle dichiarazioni a verbale che anche le organizzazioni sindacali firmatarie dell’accordo hanno prodotto. In sintesi l’unica sigla sindacale che ha apposto la sua firma incondizionata al regolamento è la sola UIL medici, che peraltro non è neanche sindacato firmatario dell’ultimo Contratto collettivo nazionale.
L’assegnazione di nuovi incarichi, in ottemperanza alle previsioni del contratto collettivo nazionale non può e non deve infatti eludere la previa ricollocazione dei dirigenti disposta dal decreto del commissario ad acta 117/2016, ricollocazione resa obbligatoria dalla presenza negli atti dell’Asp di una ulteriore clausola illegittima, ovvero quella della decadenza automatica degli incarichi entro il 60° giorno dall’adozione dell’atto aziendale, indipendentemente dall’effettiva attivazione della nuova organizzazione, per la quale la corretta assegnazione dei nuovi incarichi è elemento indefettibile.
Nonostante - si legge ancora - le reiterate richieste sindacali di procedere prioritariamente agli adempimenti richiesti dal decreto 117/2016, l’ASP di Cosenza ha voluto arbitrariamente adottare un regolamento del tutto incoerente nell’attuale fase di applicazione dell’atto aziendale. Non è ulteriormente tollerabile – proseguono ancora le organizzazioni sindacali - che il direttore generale dell’ASP di Cosenza continui con l’affidamento di incarichi illegittimi con semplici lettere e secondo modalità illegittime per sfuggire al controllo dei sindacati.
Per questo le organizzazioni sindacali chiedono l’immediata revoca del regolamento adottato il 13 novembre scorso, che peraltro non può considerarsi valido per tutta la dirigenza, non essendo stato firmato da nessuna sigla sindacale dell’area terza (dirigenza sanitaria, professionale, tecnica e amministrativa). I sindacati chiedono inoltre l’immediata attivazione delle cogenti procedure di ricognizione e ricollocazione del personale dirigenziale dei diversi ruoli sanitario, professionale, tecnico e amministrativo, nel e per il rispetto di quanto previsto in particolare dall’art. 2 del DCA n. 117/2016.
Tutti i sindacati - concludono nella nota - chiedono infine l’urgente e autorevole intervento del commissario Scura e del dirigente Bruno Zito affinché il direttore generale dell’ASP di Cosenza revochi immediatamente il regolamento e ne adotti uno legittimo, chiaro, preciso e corretto al fine di evitare rischi nell’uso non trasparente dell’assegnazione degli incarichi che potrebbe dare origine a numerosi contenziosi a seguito della scellerata gestione fin qui portata avanti, in violazione delle norme contrattuali, nazionali e regionali e proceda, immediatamente, all’applicazione del DCA 117/2016. L’Asp di Cosenza non è uno stato a sé”.