Lotta al caporalato, sanzionate 60 aziende nella Piana di Gioia
Cinquanta persone sono state controllate, 50 le perquisizioni personali eseguite ed elevate 60 sanzioni amministrative per un ammontare complessivo di 81.340 euro.
È il bilancio delle attività di controllo definite dal comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari, ed effettuate ieri nella Tendopoli di San Ferdinando.
Le attività sono finalizzate al contrasto del fenomeno del “caporalato” mediante controlli interforze, che hanno visto la collaborazione del personale della Polizia di Stato in servizio presso il Commissariato di Gioia Tauro, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, dell’Ispettorato del Lavoro e della Polizia Provinciale.
È stata controllata un'azienda agricola di Melicucco e sono state fatte sanzioni amministrative per omessa consegna di contratti di lavoro nonché per aver tenuto una percentuale di lavoratori in nero (oltre il 31%).
Il titolare di un’azienda agricola di Polistena è stato invece sanzionato per omessa consegna di 4 contratti di lavoro. Infine, a seguito di controlli presso un'altra azienda agricola do San Ferdinando, il titolare è stato sanzionato per omessa consegna di 2 contratti di lavoro.
Massima attenzione è stata rivolta ai migranti extracomunitari presenti presso la Tendopoli di San Ferdinando, dove i servizi contro lo sfruttamento del lavoro hanno consentito di individuare e sanzionare i presunti “caporali”.
L’operazione si inserisce nell’ambito della Direttiva del Ministro denominata “Focus ‘ndrangheta Piano d’azione nazionale e transnazionale” e mira ad incidere sul territorio per il riacquisto alla legalità in settori nevralgici dell’economia locale.
L’attività di contrasto al caporalato proseguirà anche nei prossimi giorni nell’ambito delle direttive elaborate in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.