Soldi e ricariche sennò vi ammazziamo, arrestati cinque minori stranieri
Cacciate a malo modo fuori dalla casa che gestivano e poi minacciate di morte se vi fossero rientrare e se non avessero dato soldi e ricariche per i telefonini.
Una brutta avventura quella vissuta oggi dalle operatrici della struttura, un appartamento che ospita extracomunitari nel centro della cittadina jonica. Una delle donne ha dovuto perfino ricorrere alle cure del pronto soccorso.
Il tutto è avvenuto nel primo pomeriggio. Sul posto, chiamati dalle stesse operatrici, sono arrivati gli agenti del Commissariato di Rossano, diretto da Giuseppe Massaro, che dopo momenti piuttosto concitati hanno arrestato in flagranza cinque minorenni stranieri - ospiti della comunità di prima accoglienza - che ora dovranno rispondere di tentata estorsione aggravata, danneggiamento e lesioni.
Già in passato gli agenti del commissariato locale avevano attenzionato la struttura per altri episodi ma non della gravità di oggi.
Al loro arrivo i poliziotti hanno infatti trovato le operatrici visibilmente terrorizzate, che gli hanno raccontato di essere state buttate fuori dall'appartamento dai cinque giovani dietro insistenti minacce di morte, strattonandole e anche ferendole nel cacciarle.
Durante l’intervento la porta della struttura era chiusa dall’interno, da dove provenivano grida e rumori di qualcosa che si stava danneggiando o rompendo. Dopo ripetuti inviti il portone è stato aperto e dentro i minorenni sono stati così bloccati poiché continuavano a comportarsi in modo arrogante e sfrontato.
Un atteggiamento di sfida e minaccia verso le due ospitanti fatto di grida ed urla, sfiorando anche il contatto fisico fermato però dagli agenti che si sono frapposti impedendo ulteriori conseguenze.
I cinque, poi, continuavano a parlare in arabo ripetutamente e neanche la presenza dei poliziotti li ha dissuasi dal loro comportamento ostile.
Dopo l’arresto i cinque giovani stranieri sono stati portati in Commissariato. Informato il magistrato di turno presso il Tribunale dei minorenni di Catanzaro, Tartaglia, quest’ultimo ne ha disposto l’accompagnamento nel centro di prima accoglienza per minorenni di Catanzaro.