Traffico di droga. Mamma di quattro figli torna in libertà
La Gioiese Caterina Ursida torna libera. La donna, 47 anni, madre di quattro figli (elemento che le valse la sostituzione della custodia in carcere con quella dei domiciliari) fu coinvolta, nell’agosto del 2016, nell'Operazione Vulcano insieme ad altre quattordici persone: un blitz assestato contro un vasto narcotraffico internazionale di cocaina importata dal centro America.
Ursida era stata condannata a sette anni ed otto mesi di reclusione con rito abbreviato. Il giudice che ha condotto l'udienza preliminare presso il Tribunale di Reggio Calabria, Pasquale Laganà, ed il Pm Francesco Ponzetta hanno accolto l’istanza avanzata dai suoi legali - Andrea Alvaro e Annalisa Rotolo - che hanno chiesto una attenuazione delle esigenze cautelari.
Per la 47enne, dunque, sono stati sospesi i domiciliari e applicato l’obbligo esclusivo di presentazione alla polizia giudiziaria.
L'OPERAZIONE VULCANO fu eseguita dalla Guardia di Finanza di Reggio Calabria nella notte tra il 30 e 31 luglio del 2016. Il maxi blitz antidroga - coordinato dalla Direzione Distrettuale Antimafia - portò all’esecuzione di 15 arresti.
Secondo gli inquirenti, allora, si sarebbe colpita e disarticolata un’associazione per delinquere che si occupava del traffico internazionale di cocaina per conto delle potenti cosche di ‘ndrangheta dei Molè, Piromalli, Alvaro, Crea e Pesce.
I soggetti raggiunti dal provvedimento erano stati già coinvolti nell’operazione “Vulcano” del 14 luglio dello stesso anno durante il quale vennero fermate 12 persone (tra cui la stessa Ursida) e sequestrati oltre 80 chili di coca che fu ritrovata in uno degli oltre 1500 containers imbarcati sulla nave mercantile “MSC Poh Lin” che aveva attraccato nel porto di Gioia Tauro una settimana prima.