Frantoio sequestrato, viola i sigilli e continua a lavorare: finisce ai domiciliari
Ha infranto i sigilli apposti al frantoio che era stato sequestrato per violazioni alle norme ambientali. Così D.F., 50enne già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato in flagranza di reato dai carabinieri di Rizziconi.
Nel corso di un’attività di controllo, per accertare il rispetto delle prescrizioni imposte all’uomo, che lo scorso 5 dicembre era stato denunciato in stato di libertà dalla Capitaneria di Porto proprio per gravi violazioni ambientali, i militari si sono recati nel frantoio accertando che il titolare aveva violato i sigilli per continuare a svolgere regolarmente la sua attività utilizzando i macchinari sequestrati.
Inevitabile l'arresto per il 50enne che è stato così accompagnato nella sua abitazione e sottoposto ai domiciliari in attesa della celebrazione del rito direttissimo.
Durante la verifica della Capitaneria l'attività era stata sequestrata per evitare che continuasse a lavorare e per prevenire dunque altri sversamenti sul suolo e nelle acque sotterranee.
Già da qualche giorno, infatti, alcuni cittadini avevano segnalato una colorazione anomala nelle acque del Fiume Budello, che si ritiene fosse causata dallo scarico di reflui derivanti dalla lavorazione delle olive.