Medici calabresi meno bravi? Oliverio: “Affermazione razzista”
Le affermazioni rilasciate nel corso di una trasmissione televisiva dalla sindaca leghista di Cascina, Susanna Ceccardi, secondo la quale i medici calabresi dovrebbero essere pagati di meno perché meno bravi di quelli di altre regioni "sono inauditamente offensive ed ingiuriose, non solo verso i nostri professionisti, ma soprattutto perché esse confermano il perdurare di uno stereotipo negativo con cui molti ancora guardano alla nostra regione”.
È quanto puntualizza, in una nota, il Presidente della Regione, Mario Oliverio aggiungendo che sarebbe "evidente che la sindaca di Cascina non conosce affatto la storia della nostra terra, quella passata e quella recente. Non sa che la Calabria è la regione dove sono nati - faccio solo qualche esempio- Bruno da Longobucco, il Premio Nobel Renato Dulbecco e il professor Francesco Crucitti e ignora completamente il fatto che anche nella sua terra, la Toscana, operano tantissimi medici calabresi stimati e ammirati".
"La sindaca, inoltre – insiste il Governatore - disconosce completamente la professionalità dei nostri medici che, pur costretti ad operare in un sistema sanitario commissariato da anni, costretto a subire tagli e distorsioni evidenti, spesso offrono prestazioni di riconosciuta eccellenza. Farsi prendere la mano, magari per un desiderio di visibilità - aggiunge Oliverio - significa agitare triti luoghi comuni, stereotipi e immagini generalizzate rispetto ad una regione la cui maggioranza è, invece, costituita da cittadini e professionisti onesti e perbene, che studiano e lavorano con la stessa dedizione, la stessa passione e la stessa professionalità di tutti gli italiani onesti e perbene”.
“Non è con le offese e con affermazioni rozze e razziste - conclude Oliverio - che si costruisce l’unità e il riscatto di un popolo. Ai medici calabresi, a cui riconfermiamo la nostra stima e la nostra ammirazione incondizionata, esprimiamo solidarietà e vicinanza”.