A Cosenza presentato il libro “Isabella Morra alla corte dei Sanseverino”
Si è svolta presso l’Archivio di Stato di Cosenza la presentazione del libro “Isabella Morra alla corte dei Sanseverino” alla presenza dell’autore, Pasquale Montesano, e di Raffaele Nigro, che ne ha curato la prefazione.
Il percorso letterario è stato l’occasione per conoscere e rivivere le frequentazioni della corte del Principe di Bisignano, dove tornei cavallereschi, palii, recitazioni teatrali, declamazioni di poesie, esibizioni di musici e altre attività culturali, non erano eventi occasionali, ma costituivano una costante, una regolarità nella vita di corte dei Sanseverino di Bisignano, benefico protettore di molti artisti e letterati, e di sua moglie Felicia Sanseverino.
Piacevoli gli interventi dei convenuti, ad iniziare dal padrone di casa Giovanni Battista Scalfari, Direttore dell’Archivio di Stato di Cosenza; di Giuseppe Spizzirri Marzo, Rappresentante dell’Ordine Costantiniano del capoluogo bruzio; di Iolanda Maletta, Dirigente scolastico dell’Istituto Valenti di Castrolibero e di Monica Lanzillotta, docente universitaria.
Per l’occasione sono giunti in città Gaetano Celano, Sindaco di Valsinni (MT), Gennaro Olivieri, Presidente del Parco Letterario “Isabella Morra” di Valsinni e Vito Epifania, editore di “Altrimedia” di Matera.
Le conclusioni sono state affidate a Gianpietro Sanseverino dei Baroni di Marcellinara, Delegato per la Calabria del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, che ha voluto ripercorrere quel periodo storico contribuendo ad arricchire la discussione. Eloquente e ricco di significato quando: “Mentre molte famiglie nobili abbandonavano la Calabria, la mia famiglia ha deciso di restarci. Adeguandosi ai cambiamenti sociali sia nei primi del novecento che nel dopoguerra”.
Il discendente della nobile famiglia calabrese ha continuato: “è stato trasmesso a mio padre prima, che poi ha trasmesso a me, che solo con lo studio e con il lavoro si è davvero nobili…”.
Riferendosi alla nostra terra, nel concludere ha chiosato il Sanseverino: “Si è vero, ci mancano delle infrastrutture, ma questa non deve essere la scusa per andare via ma la ragione per restare, convinceremo chi di dovere, a realizzarle”.
La piacevole serata è stata arricchita dagli intermezzi del musicista Raffaele Rizza. Presenti numerosi cavalieri dell’Ordine Costantiniano calabrese e dal delegato vicario Aurelio Badolati.