Paga e non finisci in galera. Scatta la trappola: finto poliziotto in manette

Catanzaro Cronaca

Un poliziotto in servizio al reparto anticrimine e con trascorsi anche nei servizi segreti. Poi un’indagine a carico di una donna, talmente grave che avrebbe potuto portare di lì a breve anche al suo arresto.

Ma niente paura: bastava pagare e le carte che inchiodavano la donna sarebbero potute sparire, così da evitarle l’onta della galera.

Peccato che era tutto falso. Falso il poliziotto, falsa l’indagine: di vero c’era solo la somma che la donna avrebbe sborsato impaurita dalla vicenda.

In tutto poteva costarle ben 12 mila euro se non fosse stato per i carabinieri a cui si è rivolta denunciando il tutto e che hanno bloccato ed arrestato il presunto estorsore.

La vicenda è avvenuta a Davoli, nel catanzarese. I militari della stazione locale, insieme ai colleghi della Compagnia di Soverato, ascoltata la vittima hanno organizzato una vera e propria trappola: un servizio di osservazione nei pressi del Lungomare cittadino, dove era stato fissato l’incontro tra i due e nel corso del quale l’uomo, una volta arrivato, si sarebbe fatto consegnare il denaro per poi sparire velocemente a bordo di un’auto.

A quel punto, i carabinieri sono intervenuti bloccando il soggetto che ha cercato di giustificare la sua presenza sul luogo dicendo di esse lì solo per fare delle telefonate e una passeggiata, addirittura qualificandosi come un autista di ambulanze per il 118.

Ovviamente gli investigatori non ci sono cascati e perquisito lo hanno trovato con le banconote consegnate poco prima dalla vittima, cinque telefoni cellulari e varia documentazione - tuttora in corso di analisi - fra cui delle attestazioni false relative allo stesso uomo e che ne comprovavano addirittura la millantata nelle Forze di Polizia.

Nel pomeriggio di ieri, il Gip di turno presso il Tribunale di Catanzaro convalidato l’arresto, applicando nei confronti dell’uomo, Alessandro Porcini, 31enne senza fissa dimora, la misura dei domiciliari, con anche il divieto di comunicare, con qualsiasi mezzo, con persone diverse da quelle che con lui coabitano o lo assistono.