San Roberto, ecco il programma delle attività natalizie
È stato definito il programma delle attività promosse dal Comune di San Roberto, in collaborazione con le associazioni del luogo, che vedranno animare il piccolo comune del reggino in queste festività natalizie. Un programma sobrio, ma puntuale, che comprende diverse attività e che punta a portare risultati importanti in termini di visibilità e visite per il territorio dell’area preaspromontana.
Tante le conferme, a partire dal Presepe Vivente, per il quale decine di volontari sono al lavoro da mesi, che, nello scenario incantato del Vallone Santa Tecla, vedrà la raffigurazione della Natività, con grande attenzione al dettaglio, alle tradizioni, ma anche in maniera originale, e con l’aggiunta di sempre nuovi ed affascinanti elementi lungo tutto il percorso. Da non perdere le tre date: 26 dicembre, 1 e 6 gennaio.
Importanti i momenti ludici, dedicati ad un pubblico di tutte le età. Il Babbo Natale in tour dedicato ai più piccoli, e l’ormai nota Tombolata di Santo Stefano con premi ricchi, e che, ogni anno, vede la partecipazione di persone provenienti da ogni parte della provincia. A questi, per il 2017, l’amministrazione Comunale di San Roberto ha voluto aggiungere un momento per chi è più in avanti con l’età promuovendo il “Natale degli Anziani” che ingloberà al suo interno anche un concerto natalizio. Non poteva mancare, inoltre, l’ormai celebre e apprezzatissima “Notte delle Lanterne”, quest’anno alla sua terza edizione. Nata con la volontà di celebrare la pace, la serenità, il ricordo di chi ci ha lasciato, la fratellanza, ed in una fase storica della storia moderna che vede coinvolto il mondo in troppe guerre e in troppo sangue sparso, le luci gentili delle Lanterne porteranno il loro messaggio contro guerre e violenze affidandolo al blu del cielo.
E quest’anno, alla luce del grande successo riscosso, e in vista del Giubileo dei Sanrobertesi che si svolgerà in estate, saranno anche il modo per trasmettere la luce di tutti i paesani nel mondo, un legame che può portare ovunque ma che ha origine sempre e comunque in quello che può essere definito come il “luogo del cuore”, San Roberto appunto.