Gli alunni del “Falcone” di Acri incontrano gli esperti dell’osservatorio nazionale amianto
Secondo incontro con gli studenti delle scuole superiori per gli esperti dell’ONA Cosenza nell’ambito del progetto “Ambiente e amianto”. Dopo l’iniziativa realizzata all’Ipsia “Marconi” di Cosenza, stavolta è toccato agli alunni dell’Itcgt “Giambattista Falcone” di Acri confrontarsi con questa problematica annosa ma quanto mai attuale. Scopo dell’incontro è stato infatti quello di spiegare ai ragazzi la pericolosità di questo materiale ancora oggi, a venticinque anni dalla sua messa al bando, e quanto e in che forme è presente sul nostro territorio. Due ore di interventi ma anche di filmati, foto e slide che hanno reso più viva la lezione degli esperti dell’Ona.
Fondamentali per la riuscita dell’iniziativa la collaborazione della professoressa Annunziata Viteritti, volontaria in prima linea dell’Ona, e la disponibilità del dirigente scolastico Giuseppe Giudice, che in aula ha portato i suoi saluti agli allievi, non mancando di sottolineare l’importanza di mantenere viva l’attenzione su questo tema, anche tra i banchi. Il dibattito è stato moderato dall’avvocato Franca Sposato, anche lei attiva tra le fila dell’Ona, e introdotto dalla professoressa Rosaria Ginese, una delle anime di questo progetto. Presente anche l’assessore all’Ambiente del Comune di Acri Rossella Iaquinta, che ha assicurato la massima collaborazione da parte dell’istituzione da lei rappresentata per l’attivazione in tempi brevi dello sportello amianto, così come previsto dalla legge.
A relazionare sono stati poi gli esperti del progetto “Ambiente e amianto”: gli ingegneri Serena Pecoraro e Giovanna Terranova e la giornalista Mariassunta Veneziano. A chiudere i lavori, entrando nel cuore del problema, è stato il coordinatore provinciale dell’Ona Cosenza Giuseppe Infusini, che si è detto molto soddisfatto della mattinata: “Avevamo già lavorato con i ragazzi di Acri e l’esperienza era stata molto positiva. Anche stamattina siamo riusciti ad attirare l’attenzione degli alunni e questo non può che farci piacere e farci ben sperare nella buona riuscita di questo progetto”.